La ricetta della Uil "Lavoro al primo posto Ma ora basta morti"

Un anno complesso, fatto di grandi risorse dispensate a pioggia dall’Unione Europea tramite il Recovery Fund e di progetti che ora dovrebbero prendere il largo, ma anche di occasioni perse come quelle delle bonifiche mai realizzate. "Ci lasciamo alle spalle un anno di cambiamenti, sotto alcuni aspetti persino di ripartenza - sottolinea Franco Borghini, segretario Uil area nord Toscana - anche se alcuni temi non riescono ancora a trovare soluzioni strutturali. In particolare il tema delle bonifiche e l’organizzazione del modello socio sanitario, strategici per il rilancio della nostra provincia".

"Sono cambiati gli interlocutori politici a livello nazionale ma i problemi rimangono irrisolti, per questo il 16 dicembre scorso abbiamo deciso di mettere in campo la mobilitazione. La manovra appena approvata non va nella direzione che i sindacati hanno rivendicato". Se c’è un settore che ha vissuto un anno importante è quello dell’edilizia, come evidenzia il segretario Feneal Uil Toscana, Daniele Battistini, che richiama l’attenzione sulle "allarmanti emergenze che ci troviamo ad affrontare. Prima su tutte quella della sicurezza sui luoghi di lavoro. Nelle azioni messe in campo dal governo ci aspettavamo sicuramente qualcosa di più concreto: abbiamo bisogno di maggiore formazione e più investimenti sui controlli".

Altra piaga da combattere è quella del lavoro irregolare: "Il lavoro irregolare esiste e quando un lavoratore irregolare viene colpito da un infortunio questo non viene mai denunciato. Le statistiche sono quindi falsate da omissioni che non vengono tracciate. Un settore, quello delle costruzioni, dove purtroppo molte volte esiste il tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata e l’attenzione deve essere massima. Il protocollo sottoscritto dalle parti sociali, dalle organizzazioni sindacali, dalle prefetture di tutta la Regione Toscana nel mese di dicembre rappresenta uno strumento importantissimo per contrastare questi tipi di fenomeni".

Per il futuro Borghini e Battistini chiedono di mettere al centro il lavoro: "Per noi deve avere tre caratteristiche: sicuro, stabile e correttamente retribuito. Mettere al centro della discussione progetti riguardanti la formazione ed una più puntuale ed attenta programmazione degli investimenti. Il nostro territorio ha bisogno di rilancio, a nostro avviso va nella giusta direzione la sottoscrizione del nuovo Patto per il lavoro, con più di 50 milioni di euro destinati a misure di politica attiva finalizzate all’inserimento nel mercato del lavoro. Ci teniamo però a sottolineare che oltre alla formazione e all’inserimento nel mercato del lavoro, per noi i contratti devono essere a tempo indeterminato. E’ inaccettabile che oggi un giovane che si affaccia al mondo del lavoro deve trovarsi a fare staffetta tra stage gratuiti, contratti a termine e disoccupazione".