La mostra al MudaC. Un binocolo fra le dune. Inedito gioco di sguardi

S’inaugura oggi pomeriggio a Carrara l’installazione del duo Antonello-Ghezzi. Riflessione sulla distanza fra la realtà virtuale dei social e quella delle piazze.

La mostra al MudaC. Un binocolo fra le dune. Inedito gioco di sguardi

La mostra al MudaC. Un binocolo fra le dune. Inedito gioco di sguardi

“Trovarsi tra le stelle” partendo dal mudaC, il museo delle arti contemporanee di Carrara, trasportati dalla creatività del duo artistico formato da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi. Nello spazio dedicato alle mostre temporanee, spogliati del proprio telefono cellulare in modo da poter alzare lo sguardo, i visitatori si troveranno in uno spazio lunare: dune di marmo che ricordano da un lato le cave di Carrara, dall’altro un pianeta lontano.

Un binocolo mostrerà da lontano due persone che sembrano guardarsi e tra di loro, una strana struttura fatta di due periscopi collegati: uno sale dal basso, dalle profondità della terra; l’altro scende dall’alto. In un inedito gioco di sguardi e punti di vista, realizzato grazie ad alcune immagini concesse dall’Osservatorio Europeo Australe e dalla Nasa, si potranno vedere la Terra ritratta da molto lontano e le stelle della Via Lattea. E alzando lo sguardo dal periscopio ci si potrà riconoscere, infine, negli occhi di un’altra persona. Il duo artistico torna a Carrara con un’installazione site-specific, un progetto promosso dal Comune e curato dalla direttrice del mudaC Cinzia Compalati, che si inaugura oggi alle 17.00, alla presenza degli artisti.

Gli ‘Antonello Ghezzi’ tornano per la terza volta a lavorare in una città creativa Unesco, dopo Braga in Portogallo e Hamamatsu in Giappone, dimostrandosi potenti testimoni della creatività quale mezzo di rigenerazione urbana e della comunità. La loro ricerca si focalizza sulla leggerezza e la magia. I progetti che li hanno visti esporre in tante parti del mondo, con il supporto di numerose istituzioni, tentano di rendere tangibili le favole. L’installazione ‘Trovarsi tra le stelle’ è nata da una riflessione sulla contemporaneità e, in particolare, sulla distanza sempre più profonda tra la realtà delle piattaforme virtuali e social e quella delle piazze in cui incontrarsi, stringersi la mano e abbracciarsi. Fa parte di un percorso più ampio degli artisti focalizzato sulla leggerezza e sulla magia, capace di abbracciare l’infinitezza dell’universo e l’intimità delle relazioni umane.

"Siamo un tutt’uno con l’Universo – dichiarano Nadia Antonello e Paolo Ghezzi – non siamo qui per comprare cose e incamerare inconsapevolmente contenuti, ma per impegnarci ad essere migliori, per noi e per la comunità, perché tutto ha a che fare con noi, anche le questioni più lontane". "Carrara è il posto ideale per evocare quella connessione cosmica che l’installazione degli Antonello Ghezzi suggerisce – commenta l’assessore alla cultura di Carrara Gea Dazzi – . Disconnetterci dal mondo iper virtuale, che ci isola e ci chiude in una bolla asfittica, per respirare un paesaggio altro, in cui dialogare con l’Universo e riscoprire la nostra vera natura di esseri umani, è un input urgente e forte che dobbiamo cogliere". La poetica ricerca concettuale del duo, sottolinea Dazzi, "ci chiede di porci domande e provare a dare risposte".

La mostra era stata anticipata dall’Albero cosmico, l’installazione site-specific in piazza Duomo durante le festività natalizie. "In quel caso e in questa occasione al mudaC – sottolinea Cinzia Compalati –, il duo ha messo in atto un utilizzo consapevole del marmo, attraverso una forma di economia circolare dell’arte, realizzando un modulo base di albero di Natale che potrà essere reinventato ogni anno da un artista diverso invitato a interpretare il tema, così come accade alla Tate di Londra, o, qui al museo, servendosi dello scarto della lavorazione del marmo per trasformare lo spazio dell’azione artistica".

Il mudaC è aperto al pubblico da martedì a domenica (ore 9-12 e 14-17), resterà chiuso il lunedì, 31 marzo e 1° aprile, aperto 25 aprile e 1° maggio.