L’estate con l’arte contemporanea grazie a Imm

“White Carrara downtown’’: gallerie e palazzi storici protagonisti

fabio felici

fabio felici

Carrara, 18 maggio 2019 - Interessanti mostre di artisti anche internazionali ospitate nei palazzi storici e nelle gallerie d’arte della città. In esposizione anche opere di Heinz Mack e Michele Chiossi. La terza edizione, a calendario dal primo al 9 giugno, mette in campo varie iniziative di grande valore artistico e culturale. La manifestazione ideata dalla Imm e caratterizzata da un percorso a 360 gradi all’interno della storia e della cultura cittadina e del suo territorio, presenta quest’anno anche alcune mostre d’eccezione, ospitate nei palazzi storici e nelle gallerie d’arte della città.

Alla Galleria d’arte Vôtre spazi contemporanei in piazza Alberica, 5 (palazzo del Medico) si inaugura il primo giugno alle 18 “Carrara Imperial” terza personale di Michele Chiossi, curata dalla critica d’arte contemporanea Vittoria Coen. Le opere hanno come materia principe il marmo e vogliono far riflettere sul periodo di decadenza e di stallo culturale attraversato dalla cultura occidentale. Sempre da Vôtre“Tributo a Heinz Mack” una selezione di opere del noto artista tedesco classe 1931, laureato in filosofia e noto per gli studi del movimento e della luce, fonda insieme a Otto Piene il “Gruppo Zero” libera associazione di artisti di cui fanno parte anche Ywes Klein, Tinguely, Fontana, Manzoni, Castellani ed altri artisti di fama internazionale. La mostra dell’artista, curata da Chiara Guidi, propone una serie di disegni e ceramiche uniche: alcune opere sono della fine degli anni ’90, altre, come le ceramiche, sono degli ultimi anni.

Dal primo al 9 giugno a Palazzo Binelli si terrà invece la mostra di sculture “Xtopia Tribù” di Emanuele Giannelli, artista romano classe 1962 da lungo tempo trasferito in Versilia dopo la laurea in scultura col massimo dei voti conseguita all’Accademia di belle arti. Giannelli affronta il mondo attraverso la duttile elasticità del corpo umano, il gesto semantico e dilatazioni e compressioni muscolari. Nelle stesse date, ancora a palazzo Binelli, arrivano i “Superheroes” di Domenico Pellegrino artista siciliano del 1974; appassionato d’arte fin dall’infanzia inizia a misurarsi prestissimo con tele, pennelli, acrilici, creta e argilla osservando il padre pittore.

Nel 2010 Pellegrino realizza la collezione “Supereroi’’: le strutture policrome, quasi classiche nell’intenzione a dispetto del tema così popolare e ludico, ricalcano accenti della cultura palermitana. Nei dettagli iconografici, negli innesti decorativi, in alcune caratteristiche appositamente esasperate o rivedute, i supereroi di Pellegrino diventano guerrieri o salvatori di un presente reale pieno di pericoli ed insidie, ironica trasposizione attualizzata di quel mondo di carta, di plastica o di celluloide da cui i nostri eroi sono stati partoriti.