Brividi e lacrime. Jenny va oltre la disabilità in vetta alle Apuane

Grazie ai ragazzi dell’Orto Botanico, la 27enne diversamente abile ha coronato il suo sogno: vedere il tramont o da lassù. Brividi e lacrime

Oltre la disabilità

Oltre la disabilità

Massa, 27 dicembre 2019 - L’ultimo appuntamento del 2019 con Rosse di sera ha segnato per l’Orto botanico di Pian della Fioba l’ennesimo record: oltre 100 persone in vetta per guardare dall’alto le mille sfumature di rosso che al tramonto tingono il panorama, dal mare alle Apuane. Ma non sono solo i numeri ad aver reso speciale l’evento. Fra le centinaia di persone presenti c’era anche Jennifer Gatti: una ragazza di Massa che ama le Alpi Apuane e trascorrere le giornate immersa nel verde al Pian della Fioba. Ed era tanto tempo che Jennifer voleva ammirare uno di quei tramonti infuocati che incendiano il cielo e sembrano abbracciare il mondo intero, che scaldano il cuore e l’anima.

Li ha visti mille volte, sognando, ritratti e condivisi nelle foto su Facebook ma non era mai riuscita a farlo dalla vetta dell’Orto. Sì, perché Jennifer ha 27 anni e purtroppo non può camminare: da sempre vive sulla sedia a rotelle. Raggiungere la cima su un sentiero escursionistico per abbracciare le montagne sembrava una missione impossibile. Ma l’impossibile è solo ciò che si nasconde dietro una porta che non abbiamo il coraggio di aprire e stavolta la magia di Natale si è compiuta grazie all’impegno dei ragazzi che gestiscono l’Orto botanico. "Ci siamo incontrati per la prima volta con Jenny circa un anno fa – racconta Andrea -. Jenny aveva già partecipato a Rosse di Sera, nel 2018: la prima volta con la sedia a rotelle si era dovuta fermare alla piazzola panoramica dove si vede solo il mare ma non le montagne. Un’altra volta, grazie a una di joëlette del Cai di Carrara, è stato possibile effettuare l’itinerario di visita basso dell’Orto Botanico che le permise di scoprire scorci nuovi dell’Orto e ampliare la sua conoscenza del panorama circostante".

Ma il sogno era arrivare in vetta per abbracciare il mondo intero con lo sguardo. "Il 12 dicembre ci ha contattati la mamma di Jenny chiedendoci di organizzare un’altra visita con la joëlette. Avrebbe voluto dire fermarsi nuovamente all’anello più basso - racconta ancora Andrea -. Ma volevamo fare di più". Andrea, assieme all’istruttrice di arrampicata, Silvia Bontà, hanno brevettato un sistema a doppio imbrago per portarla in spalle fino in vetta. Una sfida che Jenny ha accolto a braccia aperte. Legati l’uno all’altro, Andrea, Silvia, Jenny e la mamma Manuela creano una cordata fatta di testa, cuore e gambe che, passo dopo passo, arriva fino al punto più alto dell’Orto. Arrivati in vetta, sciolgono le imbragature e Jenny si siede fra un centinaio di persone, sulla roccia, ad ammirare il tramonto più caldo dell’anno. "Giusto il tempo di essersi resa conto di avercela fatta, Jenny scoppia a piangere per la felicità e l’emozione incontenibili – prosegue Andrea -. Nel mentre sono baci della mamma, abbracci e strette di mano per complimentarsi da parte dei partecipanti. E quando tutti, ma proprio tutti, sono giunti in vetta è scoppiato anche un fragoroso, spontaneo e strameritato applauso per Jenny che ha echeggiato nella valle. Una delle più belle ed emozionanti giornate che si siano mai vissute al Pian della Fioba in oltre mezzo secolo d i attività dell’Orto". "Il più bel regalo di Natale della mia vita è stato possibile grazie a queste persone fantastiche", sottolinea la mamma. "Grazie, mi avete fatto davvero felice – le parole di Jenny alla fine dell’avventura -. Potrà sembrare una piccola cosa, ma davvero credevo che fosse impossibile. E invece l’impossibile, grazie a un gran bel gioco di squadra, è diventato possibile". © RIPRODUZIONE RISERVATA