Il mare si porta via tutto "Giani, batti un colpo"

Ingoiate tonnellate di sabbia: sparite in poche ore decine di metri di spiaggia. Il sindaco Persiani: "È il momento che la Regione dia risposte concrete e veloci"

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Il mare si è portato via tutto. Nel giro di poche ore ha ingoiato nelle onde tonnellate di sabbia, decine di metri di spiaggia portati al largo. E ha continuato ad avanzare, fino a irrompere sul nero asfalto del lungomare. Una conta dei danni che ancora deve essere fatta ma ha il sapore di una disfatta dopo la disastrosa estate del Covid-19. Ieri mattina il sopralluogo congiunto dei balneari, con i rappresentanti di Riviera Apuana, Itala Tenerani e Maurizio Ragaglini, e della Compagnia del Mare, l’architetto Luca Martini. Sul posto l’assessore Marco Guidi e il delegato per la costa, Marco Amorese. La spiaggia è sparita, le strutture fisse come ristoranti e case di guardianaggio sono a rischio. E ora c’è in bilico pure la prossima stagione estiva. "Serve la dichiarazione di somma urgenza da parte della Regione, trovare delle risorse nei capitoli di bilancio dedicati alla protezione civile, per effettuare lavori di messa in sicurezza il prima possibile. E serve un progetto unico di ripascimento e lotta all’erosione per tutto il litorale". Questo l’appello unitario che arriva dai balneari come dal Comune. Perché la competenza è di Firenze ed è da lì che deve arrivare la prima vera risposta, in termini di atti e risorse.

"Nelle parti centrali delle ‘vasche’ (i tratti di mare che si trovano fra due scogliere perpendicolari alla costa ndr) 3-4 e 5-6 il mare ha sfondato ed è arrivato alle strutture – ha dichiarato Martini -. Al Delfino è entrato dentro il ristorante. La situazione è molto grave. Come associazione avevo già segnalato prima della mareggiata le criticità alla Regione Toscana. Al bagno Romanina sono spariti circa 40 metri di spiaggia, al bagno Marco 25 metri. A Poveromo dai 15 ai 22 metri".

"A Ronchi il mare è arrivato in strada. Ha attraversato le case di guardianaggio dei bagni Roma, Frida, Delfino, Artemisia, Paradiso – hanno detto poi Ragaglini e Tenerani -. Ora serve la somma urgenza altrimenti al mare la prossima estate non ci si va, alla prossima mareggiata sparisce tutto. Certo, il ripascimento che resta da fare a Ronchi-Poveromo servirà ma deve essere completato entro l’estate anche per capire i suoi effetti. Poi servono lavori di manutenzione sulle scogliere di Ronchi-Poveromo, molte già affossate". Il Comune ha sollecitato la Regione a intervenire il prima possibile, ha precisato Guidi: "Già da lunedì abbiamo contattato il dirigente, l’ingegnere Costabile, e abbiamo chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza per gli interventi immediati che oggi sono necessari per tutelare e difendere gli stabilimenti balneari. Dopo l’emergenza bisognerà poi progettare gli interventi di ripristino anche dove prima non erano serviti. Noi abbiamo quasi pronto il progetto di riequilibrio della costa dal Frigido al Lavello – ha concluso – ma ribadiamo alla Regione la necessità di un progetto unico da condividere con le associazioni di categoria per tutta la costa massese, da realizzare poi a stralci funzionali, ma lo studio deve essere unico". "E’ il momento che la Regione Toscana dia risposte concrete e veloci e non lo deve tanto all’amministrazione comunale, quanto agli operatori di categoria e a tutto il territorio – conclude il sindaco Francesco Persiani -. Presidente Giani: se ci sei batti un colpo!".

Francesco Scolaro