I repubblicani ritornano a palazzo E i socialisti si prendono la rivincita

L’ex sindaco Zubbani, che ha contribuito alla vittoria di Serena Arrighi, parla della scelta di Cosimo Ferri "La sua decisione di lasciare la coalizione ci ha portato benefici come una sorta di legge del contrappasso"

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di Claudio Laudanna

"Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?" La risposta alla celebre domanda esistenziale di Nanni Moretti in ‘Ecce bombo’ sembra l’abbia trovata in un sol colpo Angelo Zubbani. L’ex sindaco, nonostante un tesoretto di 1.566 voti presi al primo turno, al ballottaggio di domenica scorsa ha deciso di fare un passo indietro e di non fare apparentamenti con nessuno. Risultato: Zubbani non sarà in consiglio comunale e lo stesso dicasi per il suo Psi che, senza più un segretario comunale, resterà fuori da quell’aula dove per buona parte della storia repubblicana ha fatto la parte del leone.

Eppure, al fianco della nuova prima cittadina Serena Arrighi, da molte parti sono proprio Zubbani e i socialisti a essere indicati come i principali artefici di questo successo con l’ex sindaco che nella notte di domenica è stato accolto da salve di applausi al suo arrivo a palazzo civico, proprio là dove 8 anni fa c’era chi gli sventolava un cappio sotto il naso. La piazza in festa gli ha così riconosciuto i meriti della scelta di affrancarsi dall’alleato della prim’ora Ferri e imboccare la strada dell’endorsement ad Arrighi, una mossa che ha contribuito a blindare la vittoria del centro sinistra.

"Per candidarsi ad amministrare una città bisogna sentirne il battito, conoscerne gli umori, e queste elezioni dimostrano che certe relazioni non si improvvisano – dice ora Zubbani –. Non spetta a me parlare per la nuova sindaca, ma come socialisti possiamo solo dire che, seppure provati, siamo soddisfatti di aver saputo tenere dritta la barra per contribuire a far approdare la nave con sicurezza nel porto. Sappiamo con certezza che la scelta di quanti hanno condiviso la decisione di Ferri ha per una sorta di legge del contrappasso ridato vigore al partito socialista facendoci guadagnare consensi e simpatie che non ricordavamo più. Le nostre idee e la nostra esperienza sono ora a disposizione di Serena Arrighi, certi che potranno aiutarla nel non facile lavoro che l’aspetta".

Se ora il ruolo del Psi nella prossima amministrazione è ancora da scrivere, di certo tornerà ad essere protagonista in aula un altro partito che ha fatto la storia della città: il Pri. L’Edera dopo 5 anni di assenza riavrà un proprio consigliere, il segretario Moreno Lorenzini. "Sono davvero felice di questo risultato che premia la bontà delle nostre scelte – dice Lorenzini –. In questi mesi abbiamo sempre creduto in Arrighi smarcandoci anche da altre alleanze. Abbiamo tenuto la barra dritta puntando su una lista di grande qualità. Ora, vogliamo ripartire dalla buona politica".