Futuro di Endocrinologia "Potenziamento concreto"

Botta e rispota tra il comitato di primo soccorso urgenza e l’azienda sanitaria "Non deve più accadere che nel centro polispecialistico restino spazi vuoti"

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Prosegue il dibattito sul futuro del reparto di endocrinologia di Carrara e il botta e risposta tra Asl e ‘Comitato di primo soccorso e urgenza di Carrara’, che è intervenuto nuovamente per avere ulteriori chiarimenti su questo reparto strategico del Monoblocco. In particolare il comitato punta il dito sulla designazione del medico nucleare, il dottor Ferdinando Buffoni a responsabile della sezione malattie della tiroide e osteometabolismo di Massa Carrara, e sulla mancata nomina a endocrinologia del dottor Luca Tomisti. Sul tavolo anche la questione del futuro delle cure intermedie con i contratti del personale in scadenza a fine anno e degli spazi: "Non deve più accadere che nel centro polispecialistico restino spazi vuoti come quello al primo piano lato monte – scrivono dal Comitato – un tempo adibito a Rianimazione oggi soprannominato ‘il Rustico’. Per non parlare degli enormi spazi che un tempo erano occupati dal centro trasfusionale".

Non si lascia attendere la risposta da parte dell’Asl: "Il potenziamento di endocrinologia è un fatto concreto – scrivono dall’azienda sanitaria – e incontrovertibile. Per il resto Asl è d’accordo che questo dibattito, citando il Comitato, ’rischia di diventare stucchevole’. In merito alle nuove domande poste sull’utilizzo degli spazi del centro polispecialistico, si ricorda ancora che dal 2015 lo stabilimento ospedaliero di Carrara, terminata l’attività di degenza ordinaria a seguito dell’apertura dell’ospedale Apuane, è stato dedicato ad attività assistenziali che non comportano accessi in urgenza ma programmati. I servizi sono destinati a tutta la popolazione delle Apuane, in alcuni casi dell’intera provincia e oltre. Come noto, per il centro polispecialistico di Monterosso c’è un progetto, concordato con la Regione Toscana e con il Comune di Carrara, legato alla necessità di importanti lavori di messa a norma. Il piano per una nuova cittadella della salute dovrà essere dimensionato, tenendo conto dell’evoluzione del quadro epidemiologico del territorio, nonché degli indirizzi previsti dalla programmazione regionale, aziendale e zonale. L’obiettivo per il futuro è quello di creare percorsi omogenei e tali da facilitare l’accessibilità dei cittadini. Per quanto concerne le cure intermedie, attivate a Carrara nel marzo 2020 – conclude la nota – l’Asl conferma che il servizio resterà anche in futuro. Tra l’altro con l’apertura di questa attività, due anni e mezzo fa, questa struttura inizialmente destinata a essere accessibile solo in orario diurno, al massimo fino al sabato, è di fatto sempre aperta".