«Faida dei Poggi», si dividono le strade degli imputati

Il processo è ad una svolta e il gup fa analizzare da un perito la pistola al centro dell’indagine.

Polizia e carabinieri intervenuti in uno degli episodi legati alla cosidetta «faida dei Poggi» (foto d’archivio)

Polizia e carabinieri intervenuti in uno degli episodi legati alla cosidetta «faida dei Poggi» (foto d’archivio)

Massa, 6 aprile 2016  – SI DIVIDE l’iter processuale dei sei giovani arrestati l’estate scorsa nell’indagine sulla cosiddetta «Faida dei Poggi». Ieri il giudice per le udienze preliminari Antonia Aracri ha fatto prendere strade diverse ai sei imputati: sarà un altro gup a decidere domani sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura nei confronti di Pablo Ricci, Mattia Ricci e Thomas Quadrella.

Una scelta motivata dalla necessità di arrivare rapidamente a una decisione, prima della scadenza dei termini della carcerazione preventiva cui sono stati sottoposti i tre giovani. Se ne parlerà domani mattina davanti a un altro giudice per le udienze preliminari. Servirà invece una perizia e altre udienze primadi arrivare a una decisione sulla posizione degli altri tre imputati (Alessio Mazzi, Elisa Mazzi e Andrea Bonuccelli) i cui termini di carcerazione preventiva sono più lunghi. Nel loro caso tutto ruota intorno alla pistola consegnata alla polizia da Alessio Mazzi, sulla quale dovranno essere fatte le valutazioni del caso per stabilire se sia stata quella effettivamente a sparare o no nell’episodio del 25 aprile scorso.

Per questo motivo il gup Aracri nella prossima udienza fissata il 12 aprile darà incarico a un perito di analizzare l’arma per fare piena chiarezza sul suo coinvolgimento negli episodi accaduti l’anno scorso. .

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