REDAZIONE MASSA CARRARA

Erp, cantieri e ritardi. Povertà e turismo pesano sulla carenza delle case in affitto

Critiche in consiglio comunale sulle condizioni di molti alloggi popolari. Chieste maggiori risorse da investire e agevolazioni per i proprietari .

Il presidente Erp Luca Panfietti

Il presidente Erp Luca Panfietti

I numeri raccontano di 3.700 case gestite, 7 milioni di euro a bilancio, 420 interventi di ristrutturazione programmati e 13.000 euro di utile. Li ha snocciolati il presidente di Erp, Luca Panfietti, nella seduta straordinaria del consiglio comunale sull’emergenza abitativa. "Siamo in una fase di consolidamento economico e di progettualità ambiziosa", ha spiegato, evidenziando l’impegno dell’ente nella gestione di un patrimonio abitativo che, solo a Massa, conta 1.024 alloggi e 3 fondi. Le risorse per la manutenzione ordinaria nel 2023 sono state di 1.465.000 euro, oltre a quelle per verde e servizi. Ma preoccupano le criticità nei cantieri e i ritardi, come gli interventi di vVia Pisacane (completamento al 90%) e del Mattatoio (75%) che hanno visto allungarsi di molto i tempi rispetto alle previsioni. Per il biennio 2024-2025, Erp ha pianificato 420 ristrutturazioni ma i consiglieri di opposizione hanno sollevato dubbi sulla capacità di rispettare i tempi.

"La situazione dipinta è troppo rosea rispetto alla realtà" ha detto Marco Guidi, denunciando condizioni critiche in molte case popolari, in particolare in via Matteoni e via Malgimigli. Anche Stefano Alberti ha evidenziato la necessità di interventi strutturali, lamentando la mancanza di una strategia nazionale: "Non possiamo lasciare tutto al libero mercato. Serve un fondo stabile per l’edilizia pubblica. Con 300 milioni all’anno, potremmo recuperare 12.000 alloggi". Sulla stessa linea Daniela Bennati che ha denunciato il peso degli affitti brevi e delle piattaforme turistiche, che sottraggono risorse al mercato residenziale: "La politica abitativa seria manca da anni". Ivo Zaccagna ha posto l’accento sulla necessità di giustizia sociale: "Siamo quasi al 10% della popolazione in povertà. È indispensabile investire risorse consistenti". Attilio Puntelli del Sunia, il sindacato inquilini, ha chiesto agevolazioni fiscali per incentivare i privati a mettere a disposizione alloggi, come la cedolare secca al 10% e la revisione dell’Imu. Il sindacato Usb ha ribadito che il patrimonio pubblico immobiliare è fermo agli anni ’70 e gli interventi straordinari non bastano. "I ritardi nei cantieri e la difficoltà di trovare affitti privati adeguati aggravano la crisi abitativa. Bisogna smettere di sperperare fondi pubblici per progetti inutili e puntare su ristrutturazioni massicce" ha dichiarato la delegata Laura Albertosi.

L’amministrazione comunale, attraverso l’assessore Francesco Mangiaracina, ha sottolineato il miglioramento nella consegna degli alloggi rispetto al passato: 40 assegnazioni in un anno e mezzo, contro le 51 nei cinque anni precedenti. Ma per molti consiglieri non basta. Alberti ha proposto di istituire un’Agenzia Sociale per la Casa, mentre Guidi ha sottolineato come i ritardi e le condizioni degradate di molti edifici siano un freno per il diritto all’abitazione. Nonostante l’utile registrato e i progressi evidenziati, l’opposizione e i sindacati chiedono interventi strutturali e una riforma complessiva per garantire il diritto alla casa e rispondere concretamente alle famiglie in difficoltà. "Sul tavolo – dicono dall’opposizione – resta la necessità di azioni incisive, che vadano oltre i numeri, per affrontare l’emergenza abitativa e tutelare chi è più vulnerabile".

Michele Scuto