Edilizia popolare, più di cento anni di solidarietà

La storia dell’istituto dal 1910 ai giorni nostri con i dati dell’archivio esposti in Accademia di belle arti

Migration

‘Tracce Urbane. I segni dell’edilizia popolare a Massa Carrara’. E’ la mostra organizzata da ConVivere in collaborazione con Erp in Accademia. Dopo l’inaugurazione a cui hanno partecipato per conto dell’ente di residenza pubblica Nicola Baruffi e Domenico Bacchiani l’esposizione resterà allestita fino a oggi con orario 17-23. La mostra è stata illustrata da Gilda Fialdini, di Erp, che ne ha curato la raccolta e l’esposizione dei documenti con la collaborazione dell’archivista Sara Strenta. Attraverso cinque pannelli espositivi con testi della stessa Fialdini e di Gualtiero Magnani si può ripercorrere la storia dell’istituto dalla sua nascita a inizio del XX secolo fino ai giorni nostri. "Questo percorso – spiegano da Erp - parte dal 18 agosto del 1910 giorno in cui il consiglio di Carrara deliberò l’istituzione dell’Istituto autonomo case popolari per garantire il diritto alla casa alle famiglie bisognose. Nel 1937 l’ente diventa Istituto fascista mentre nel 1941 vengono realizzati 50 alloggi a Romagnano e nel 1943 viene firmato il contratto d’appalto per costruire due rifugi antiaerei: uno a Nazzano e l’altro a Castagnola. Tre i momenti più importanti dal dopoguerra al Duemila. Il primo, nel 1949, quando con il Piano Fanfani vengono realizzati 520 alloggi: 200 in Lunigiana, 200 a Carrara e 120 a Massa. Il secondo nel 1971 quando l’istituto diventa ente pubblico. Il terzo momento storico nel 1998 con la seconda legge di riforma che prevede il passaggio delle proprietà immobiliari dall’ente, che a quel tempo si chiama Ater, ai Comuni. Poi nel 2004 Erp, ente di edilizia residenziale pubblica, prende il posto di Ater nella gestione delle case popolari. E si arriva al 2011 quando prende vita il progetto Caina".