Ecco lo sportello Alzheimer. Un supporto per le famiglie

Progetto dell’associazione Ancos, uno dei rami della ’Confartigianato persone’. E’ curato da professioniste del settore, Chiara Canali e Alessandra Maglio.

Ecco lo sportello Alzheimer. Un supporto per le famiglie

Ecco lo sportello Alzheimer. Un supporto per le famiglie

L’Alzheimer e le demenze degenerative stanno diventando patologie sempre più importanti per la nostra società. Sono malattie che trasformano la vita delle famiglie, diventano ostacoli insormontabili senza un supporto concreto, un aiuto a districarsi fra le difficoltà sanitarie, burocratiche e psicologiche. E’ per dare un supporto a queste famiglie che nasce lo sportello Alzheimer dell’associazione Ancos di Massa Carrara, uno dei rami di ‘Confartigianato persone’, attraverso un progetto curato da professioniste del settore: la psicologa e psicoterapeuta Chiara Canali e il medico psichiatra Alessandra Maglio. L’iniziativa è stata presentata nella sede di Confartigianato, alla presenza del presidente dell’Ancos provinciale, Luciano Franchi, dell’assessore al sociale del Comune di Massa, Francesco Mangiaracina, e Stefano Petazzoni responsabile del patronato e coordinatore Anap.

"Lo sportello nasce al contributo del 5 per mille che Ancos ottiene su scala nazionale e destina ai progetti approvati sui territori, come avvenuto in passato per il pulmino per disabili che abbiamo donato alla Pubblica assistenza – ha spiegato Franchi –. Sono malattie che diventano deleterie per le famiglie, a volte si trasformano in un vero e proprio stigma sociale. I familiari come gli stessi caregiver non sanno come affrontarle, la stessa sanità è in difficoltà nel dare risposte in tempi brevi".

"Il progetto nasce dall’esigenza di intercettare le persone che si trovano a un primo contatto con l’ipotesi di demenza, conclamata o meno – ha proseguito Canali –. Uno sportello che diventa una sorta di primo filtro di orientamento e supporto, per capire come agire nel miglior modo possibile, per evitare un rapido decadimento ulteriore e conoscere i passi da fare. Partiamo dalla sensibilizzazione dei caregiver, familiari o bandati, per poi creare piccoli gruppi con chi ha manifestato l’interesse, una sorta di gruppo di autoaiuto. Più avanti, su richiesta, un ulteriore spazio individuale di supporto".

"Lo stesso lavoro del caregiver che si confronta con questi malati genera un forte stress fisico ed emotivo – ha detto Maglio –, perché si deve offrire assistenza ogni giorno, 24 ore su 24. Attraverso questo percorso multidisciplinare possiamo affrontare il problema sotto diversi profili, anche psichiatrico. Inoltre, possiamo indirizzare le persone verso la migliore presa in carico da parte dei servizi territoriali". Soddisfatto l’assessore Mangiaracina per un "nuovo servizio, gratuito, che aiuterà le famiglie del territorio. Lo sportello nasce inoltre con la presenza di professionisti importanti ed è un punto di partenza fondamentale. Come amministrazione daremo tutto il supporto possibile a questa iniziativa, uno strumento in più da far conoscere a chi si rivolge ai servizi sociali che ogni giorno affrontano una mole di lavoro sempre maggiore". Per informazioni, tel. 349 1221563.