Don Euro, la parola adesso passa al perito

Sarà uno psichiatra a dire se l’ex sacerdote era capace di intendere e volere quando chiedeva soldi ai fedeli e li spendeva con gli escort

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di Maria Nudi

Sarà la perizia disposta dal giudice Ermanno De Mattia, su richiesta della difesa, a valutare la capacità di intendere e volere di Luca Morini, ribattezzato don Euro per le vicende giudiziarie nelle quali l’ex parroco, ridotto allo stato laicale dal Vaticano, è rimasto coinvolto. Nella udienza del 7 luglio sarà conferito l’incarico al perito (uno psichiatra) che dovrà valutare se era capace di intendere e volere quando chiedeva il denaro dicendo che era per beneficenza e invece lo usava per gli incontri sessuali con i giovani che frequentava o quando si presentava con identità diverse (medico, magistrato). Il Tribunale si è riservato di decidere sulla richiesta del pm, Rossella Soffio, che ha chiesto di sentire come testimone l’ex vescovo Giovanni Santucci. Morini deve rispondere di estorsione, autoriciclaggio, detenzione e cessione di stupefacente e sostituzione di persona. "La storia di Luca Morini è una storia grigia di sofferenza", è un passaggio della deposizione dell’ultimo testimone della difesa, lo psichiatra Riccardo Dalle Luche. Il professionista fu chiamato nel 2017 dall’allora vescovo Santucci, preoccupato delle condizioni di salute di Morini. Lo psichiatra ha incontrato l’imputato di nuovo nel marzo scorso. Nella sua deposizione è emerso il disturbo bipolare che ha contraddistinto, con manifestazioni diverse (dalla depressione a manifestazioni espansive nelle quali la capacità critica di gestire gli eventi era ridotta) la vita di Luca Morini. Morini è rimasto orfano a 16 anni della madre, ha assistito alla sua morte da solo. La madre soffriva della stessa patologia.

"Il padre aveva un carattere autoritario. Quando è morto, Luca Morini ha potuto manifestare la sua omosessualità repressa per tanti anni", ha spiegato il professionista sottolineando una attitudine a manifestazioni maniacali dell’imputato. Il testimone ha anche risposto alle domande del pm e del giudice De Mattia.

"Quando si presentava con altre identità era consapevole, ma era l’unica soluzione per risolvere il conflitto tra essere sacerdote e la omosessualità. Luca Morini crede in Dio", è un altro dei passaggi dell’esame di Riccardo Dalle Luche ha descritto l’istrionica personalità di Morini che da anni non esce di casa: vittima di se stesso e delle sue vicende giudiziarie. In autunno è attesa la valutazione del perito.