Muore cadendo dal treno, disposta l’autopsia. La famiglia distrutta dal dolore

Non si ferma il via vai all’obitorio di parenti e amici per stare vicino all’imprenditore di Montignoso Il 30enne avrebbe raggiunto il ragazzo di Prato alla stazione per farsi ridare il portafogli, poi il dramma

Claudio Vita

Claudio Vita

Massa, 21 aprile 2021 - Tragedia di Montignoso. Sarà il corpo di Claudio Vita, l’imprenditore trentenne titolare del bar "Vintage" e del ristoratore al Cinquale "Tanka", a raccontare al medico legale quali sono le cause del decesso e a fornire qualche certezza in più in una vicenda tragica dove c’è una sola certezza: famiglie distrutte dal dolore per la perdita di un figlio, di un nipote. E un bambino che crescerà senza il babbo. La Procura ha disposto l’autopsia sul giovane. Il giorno dopo alla tragedia di Montignoso dove lunedì all’alba, all’altezza della discarica di cava Fornace, è stato trovato fuori dai binari in un luogo impervio il cadavere di Claudio Vita, gli investigatori, il comando dei carabinieri di Massa e i militari di Prato, hanno uno scenario più nitido su una vicenda tragica che ha ancora i contorni del giallo. I punti da chiarire restano tanti, ma la rapidità dell’intuito degli investigatori avrebbe consentito di ricostruire, in prima battuta, cosa è successo tra domenica e le prime ore del mattino di lunedì. Ad un trentenne di Prato viene contestato il reato di furto e di omicidio: contestazione tecnica e obbligatoria nelle prime fasi della indagine. Un altro giovane pratese è stato identificato nei suoi confronti non ci sarebbe alcuna contestazione. Il condizionale è d’obbligo. Da quanto è stato possibile ricostruire la tragedia sarebbe maturata durante una cena privata nel locale di Claudio Vita, una cena tra persone che si conoscevano e che non è escluso sia stata organizzata anche per motivi di lavoro. Nel corso della serata il giovane imprenditore si sarebbe accorto che gli era stato sottratto il portafoglio. Un furto in casa propria da una persona che conosceva: un episodio sul quale Claudio Vita ha deciso di vederci chiaro. Cosa sia successo potrebbe raccontarlo sola vittima. Una delle ipotesi è che il pratese individuato dai carabinieri di Prato si sia allontanato per raggiungere la stazione di Massa in taxi, stazione raggiunta anche da Vita, che voleva riprendersi il denaro. Il pratese arrivato alla stazione avrebbe avuto timore di confrontarsi con Vita e vedendolo, è saltato su un treno merci che dopo la mezzanotte transitava da nord verso sud e arrivato in stazione, sul secondo binario, aveva rallentato la marcia. Vita invece avrebbe raggiunto il convoglio saltando direttamente dal binario. Dopo una decina di chilometri dalla stazione di Massa è accaduta la disgrazia. Il giovane che poteva contare sulla forza di un solo braccio per il grave incidente che aveva avuto in passato, è precipitato finendo fuori dai binari. Il pratese invece sarebbe arrivato a Pisa San Rossore e da lì avrebbe raggiunto Prato e chiesto la assistenza di un legale