ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Dalle reti un futuro per Marina Alla scoperta degli antichi mestieri

La coop di pescatori ’Alta marea’ propone progetti con le scuole per tramandare la tecnica di lavorazione

Dalle reti un futuro per Marina Alla scoperta degli antichi mestieri

di Alessandra Poggi

L’antico mestiere di realizzare a mano le reti da pesca potrebbe diventare un lavoro per studenti e apprendisti. Questa tecnica completamente manuale a base di corda sugherata e piombi rischia l’estinzione. E Marina è celebre per le competenze da conservare Da qui l’appello del presidente della cooperativa ‘Alta Marea’ Angelo Batti. "La tradizione di fare le reti a mano sta finendo – spiega Batti – un pezzo costa dai 25 ai 30 euro e un ragazzo volenteroso se potrebbe farsi uno stipendietto".

Le reti da pesca per i pescatori sono un costo vivo. Possono durare un giorno come una settimana ed essendo il loro pane quotidiano è necessario averle sempre a disposizione. Il presidente Batti le costruisce da solo, magari dopo cena mentre guarda la televisione "è anche un modo per rilassarmi" dice. Non solo: le reti se abbandonate in mare diventano nocive per l’ecosistema marino, per questo i soci della cooperativa ogni volta che escono in mare riportano a terra non solo il carico di pesce, ma anche reti abbandonate, bottiglie e bicchieri di plastica, insomma tutto quello che con l’ambiente marino non ha nulla a che fare. In questa settimana i pescatori hanno recuperato circa 700 euro di reti danneggiate che andranno smaltite. Ad ingurgitare la plastica pescata ci pensa la balena raccogli plastica, un progetto di cui Alta Marea va molto fiera, e che permette di smaltire la plastica conferendola a Nausicaa. La cooperativa formata da 15 soci di cui sei donne, dispone di 11 imbarcazioni che ogni giorno, mare permettendo, escono a pescare per poi mettere in vendita il pesce a chilometro 0 nella rivendita di viale Colombo. Una realtà che nella nuova sede vicino alla statua del Buscaiol opera dal 2019. Prima la rivendita era sulla passeggiata a mare.

Per l’estate i soci hanno in mente molte iniziative, come degustazioni per gruppi a base del pescato del giorno, il tutto servito a bordo delle imbarcazioni. "Le nostre donne e socie sono delle ottime cuoche – aggiunge Angelo Batti –. L’idea non è quella di fare un ristorante, ce ne sono tanti in zona e non vogliamo fare concorrenza a nessuno. Solo un progetto di degustazione in loco con serate a tema. La serata con le razze, con le seppie, con il pescato del giorno". La cooperativa Alta Marea propone la sua ricetta estiva ma sempre nell’ottica della salvaguardia del processo riproduttivo. "La nostra costa ha una caratteristica unica – conclude Batti – è una nursery riproduttiva. Per questo peschiamo solo con le reti in posta. La pesca a strascico devasta il processo riproduttivo".