Da Copenaghen a Istanbul in kayak. Passando per Marina di Carrara

La singolare impresa di una famiglia danese. L'approdo al Club nautico

La famigliola danese protagonista dell'impresa

La famigliola danese protagonista dell'impresa

Marina di Carrara 11 febbraio 2015 - La vita è bella, seguiteci». Loro sono i Simonsen e vengono dalla Danimarca. Sono quattro, sono belli e sono biondi: la mamma Suzi, il papà Lars ed i due piccoli Tiuri e Liva, di sei ed otto anni. Quattro avventurieri all’arrembaggio delle coste di tutto il mondo. Partiti da Copenaghen il 3 maggio scorso, sono diretti ad Istanbul. Settemila chilometri di viaggio separano le due capitali; nel mezzo del cammino il resto del vecchio continente; scoperto, scrutato ed assaporato passo passo, 25 chilometri al giorno via mare. Da nove mesi i quattro danesi erranti solcano le fredde acque con grande coraggio e con solo due kayak, uno rosso ed uno giallo. Buon sangue non mente, e se i vichinghi terrorizzavano i mari e le terre di mezza Europa, i Simonsen stanno conquistando tutti con la loro simpatia e la loro storia che sa di «fuga dalla realtà». Com’è successo anche qua da noi: la famigliola, infatti, ha fatto una sosta per la notte, dormendo al Club nautico e ieri di buon mattino è ripartita verso nuovi lidi. Prossima tappa Viareggio, poi giù a sud per poi virare verso est, verso i balcani ed il Peloponneso ed infine le rive del Bosforo. Ma quella che sembra una semplice, certo insolita, vacanza «on the road», anzi «on the sea», nasconde un significato profondo per i Sorensen. Nel 2013 l’attività di famiglia ha dovuto chiudere e Suzi e Lars sono rimasti senza lavoro: «Senza più nulla» – hanno specificato. Lars è un educatore sociale e con la moglie gestiva un campeggio estivo per ragazzi disabili a Sakskøbing, ad un’ora e mezza di macchina da Copenaghen. Senza un’occupazione e di fronte ad un bivio, i Sorensen hanno deciso di «cambiare vita». Ed hanno scelto di viaggiare a «tempo pieno»: per vivere una grande esperienza tutti insieme, in famiglia; tra gioie e bellezze incommensurabili, ma anche tra grandi difficoltà e pericoli. E, perché no, anche per scrivere un libro sulla loro «family expedition», spedizione familiare.

Il viaggio dei Sorensen dovrebbe terminare a giugno con l’arrivo ad Istanbul. Sono partiti a maggio dalla loro terra natia, sono scesi in Germania ed hanno costeggiato il nord Europa: prima l’Olanda e poi il Belgio. Dopodiché hanno tagliato dall’interno, passando per la Francia, con una capatina a Parigi. Poi di nuovo giù, direzione costa azzurra; a Marsiglia hanno ritrovato il mare che li ha condotti per le spiagge di Nizza e Mentone e poi all’Italia, alla Liguria e alle sue scogliere aspre a strapiombo. Un saluto veloce alle Cinque Terre, a Portovenere e al golfo dei Poeti; nella notte l’arrivo nella nostra cittadina e poi di nuovo il mare, verso sud. Un’esperienza senza dubbio intensa quella della famiglia Sorensen. Fuga dalla realtà? Dalla quotidianità? Forse. Magari alla ricerca di qualche sensazione o sentimento sopito nel tempo, o desiderato o immaginato o inoculato. Chissà cosa troveranno in fondo i quattro biondissimi danesi.

E' possibile seguire le loro avventure sul sito 

http://lifeisgoodfollowus.com/