Centinaia di telefonate in poche ore La battaglia dei volontari in trincea

I centralini impazziti: la Provincia e la Protezione civile di Massa e Carrara alle prese con la tormenta

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di Alfredo Marchetti

L’inferno precipita dalle nuvole alle 10,06. Il cielo sulla provincia si tinge di nero, raffiche di vento sferzano come frustate sul litorale. Un telefono suona al centro operativo del Comune di Massa: "Si è abbattuto un albero sulla strada per la montagna". Ore 10,15, la prima freccia è stata lanciata. Inizia la battaglia. Gli operatori, già in trincea dalle 7, però non si fanno trovare impreparati. L’ultimo baluardo di sicurezza, il centinaio di volontari apuani dislocati su tutto il territorio, anche questa volta, non si è tirato indietro. Nonostante i tagli ai fondi nel terzo settore e le vane promesse della politica, loro ci sono. "Siamo il braccio operativo della Regione – confida l’ingegnere Stefano Michela, responsabile provinciale Protezione civile –. Eravamo in allerta anche con il colore giallo. In casi come questi smistiamo i vari interventi ai presìdi comunali e successivamente siamo il punto tra Firenze e il territorio per la conta dei danni. Una stima? Impossibile farlo ora". Carrara, ferita dall’alluvione del novembre 2014 e la tromba d’aria di fine agosto 2020 si era preparata già dalla notte prima: "In Comune c’erano due persone – dice Luca Amadei del Coc di Carrara – pronte nonostante l’allerta gialla. Alle 8 eravamo tutti operativi. Ci siamo confrontati con i dati della Regione e la stazione meteo e abbiamo atteso la criticità. Oltre ai miei colleghi in ufficio che smistavano le segnalazioni, oltre un centinaio, ringrazio le associazioni sul campo: Vab, Prociv Arci, Alfa Victor, Pubblica assistenza, Consolato del mare, Orca loca, Soccorso alpino e Ana". Ore 10,20: i centralini nelle tre sedi iniziano a impazzire. "C’è una donna colpita da un albero ad Avenza": scattano i soccorsi. Intanto i ’generali’ davanti agli schermi con la perturbazione controllata ogni secondo stanno già indirizzando i ’soldati’ sul campo con precisione chirurgica: imprese comunali per tagliare la marea di alberi crollata sulle strade, Nausicaa per intavolare una prima stima dei danni agli edifici pubblici. Ma se Carrara piange, Massa non ride. Ore 13,30, arriva una telefonata che non può essere presa sotto gamba "Alcuni bambini dentro un pullman sono bloccati in montagna". Il Coc con l’assessore Marco Guidi hanno ora un solo obiettivo: "Capire dove sono – dice –, stabilire un contatto, attivare in pochi minuti una squadra". Neanche il tempo di prendere respiro che subentra un’altra emergenza: la provincia è sotto assedio di Madre Natura; ore 15 "L’alberghiero non ha più il tetto". Parte la task force che in pochi minuti arriva a Marina: "Eravamo preoccupati per il solaio" prosegue Guidi. "Serviranno lavori per somma urgenza – dice Michela –, inizio dell’anno scolastico per il Minuto è a rischio". Ore 18: annunciata la proroga dell’allerta meteo, il cimitero di Casania preoccupa, c’è da ripartire: "Abbiamo coperto con dei teli – svela Guidi – per evitare possibili allagamenti". Ore 10, la giornata è più calma, i Coc possono rilassarsi. Ma solo poche ore. Il giorno dopo si ricomincia a combattere.