di Roberto Oligeri
Il raccolto delle patate nella Piana di Filattiera si preannuncia tutto sommato buono. Lo dicono gli adetti ai lavori che in questi giorni hanno iniziato a togliere dal terreno i preziosi tuberi. Si pensava, vista l’implacabile siccità, che la resa delle patate raggiungesse i minimi storici. Invece si assiste, nei terreni seminati all’inizio della primavera, a raccolti di tutto rispetto. L’esempio giunge da Migliarina di Filattiera dove Fabio Biagi, del “Gruppo gli Agricoli“, proprio in questi giorni a bordo del suo trattore munito di scavapatate ne sta raccogliendo in buona quantità. "C’è da dire che ho seminato le patate sul presto, il 19 marzo, per San Giuseppe - spiega l’agricoltore- su un terreno ben fertile a base di letame e fortunatamente hanno ricevuto l’ultima pioggia di primavera prima di questa grande siccità.Io ho messo a semina la varietà Monnalisa, nota per essere qualitativamente una delle migliori . Ebbene, su 50 chilogrammi di seme, ne ho ricavate 4 quintali e mezzo , quindi hanno reso 9 volte tanto".
Sul terreno dove ha tolto le patate, seminerà qualche coltura invernale o lo lascerà a riposo?
"Ho messo i rapini, tradizionale coltura per l’inverno. E’ una verdura che resiste al freddo e che si presta ad essere cotta oltrechè con le salsicce, anche in altri vari modi. Ne semino sempre in abbondanza perchè le foglie si mantengono sempre verdi e sono ben accette dal pollame proprio nel periodi più freddi dell’anno quando sui campi l’erba è tutta bruciata dal gelo. Le patate raccolte le utilizziamo per la famiglia e le dividiamo poi con i parenti più stretti. Quelle di taglia piccola ,le faccio bollire e le do ai maiali all’ingrasso mescolate a pastoni di crusca e farina di mais. Qui nella Piana però, vi sono altri colleghi che ne raccolgono quantità ben superiori e le vendono direttamente. Sono prodotte esclusivamente utilizzando il letame bovino delle nostre stalle e chi le acquista si porta a casa un prodotto di grande qualità".