FRANCESCA FREDIANI
Cronaca

Baglietto, l’arte di navigare. In un libro la storia del lusso

Il volume di Antonio Macaluso per raccontare le vicende d’Italia e del cantiere. Dal 1854 all’acquisto da parte di Gavio: 170 anni di vicende italiane .

Uno dei gioielli dei cantiere Baglietto che ha fatto la storia della navigazione

Uno dei gioielli dei cantiere Baglietto che ha fatto la storia della navigazione

Barche da pesca sportiva ma dotate di tutti i comfort, perfette anche per il diporto. Sono quelle realizzate dai Cantieri Baglietto nella sede di Avenza. Lo storico cantiere della Spezia nel 2015 ha acquistato il marchio americano di barche da pesca sportiva Bertram, che ora vengono ideate e realizzate esclusivamente nella sede carrarese. Su di essa si sta focalizzando l’interesse della proprietà, che punta a un salto di qualità per il settore. "Gavio, il proprietario di Baglietto è appassionato di pesca sportiva e punta molto su questa nicchia di mercato – afferma Antonio Macaluso, giornalista e autore del libro ’Baglietto: dal 1854 l’arte di navigare’ (edito da Rizzoli, sarà presentato giovedì 28 novembre alla Rizzoli della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano). Il cantiere di Carrara è un punto importante nelle strategie aziendali, ma anche un braccio operativo. Inoltre nella nostra sede si trova l’archivio aziendale, con foto, documenti a ripercorrere la storia del marchio, appaiata alla storia d’Italia. Quella di Baglietto del resto è una storia che comincia molto lontano: 170 anni fa, quando la prima barca nacque in un orto. Da allora ha costruito barche militari e da diporto. "La solidità delle barche da guerra applicata a quelle da divertimento era molto apprezzata dai clienti" continua Macaluso.

Gianni Agnelli ebbe più d’un Baglietto. Tra gli altri estimatori Peter Sellers, l’ultimo re d’Egitto, Christina Onassis, il re Vittorio Emanuele. Caratteristica principale degli scafi Baglietto: la velocità, che ha fatto vincere numerosi trofei. E poi il fatto di non essere barche "gridate", ma eleganti, sobrie, dotate di tutti i comfort, mai "cafone". Basti pensare che il Flybridge, il ponte superiore che consente una migliore portabilità della barca e una visuale a 360 gradi, che ormai è diventato parte integrante delle imbarcazioni, è stato inventato proprio nei cantieri Baglietto. I materiali utilizzati sono acciaio e alluminio, non vetroresina: più resistenti, sono adatti anche per le traversate transoceaniche. Dagli splendori degli albori e della guerra, quando Baglietto costruiva i terribili Mas, i Cantieri erano entrati in crisi nel dopoguerra. Nel 2012 la svolta, con l’acquisto da parte di Beniamino Gavio, e nel 2020 l’ investitura dell’attuale Ad Michele De Prati.