Avenza dimenticata anche a Natale. Negozianti divisi da luci e addobbi

Protestano i commercianti: "Qui ci sono strade di serie A e di serie B. Alcune con le luminarie, altre senza"

Avenza dimenticata anche a Natale. Negozianti divisi da luci e addobbi

Avenza dimenticata anche a Natale. Negozianti divisi da luci e addobbi

Per Avenza sarà un Natale al buio e con i soliti angeli in piazza Finelli. Dopo che l’amministrazione comunale ha promesso un ‘cielo stellato’, provvedendo a pagare le luminarie, i malumori dei commercianti e dei residenti di Avenza non si sono fatti attendere. Ma se a Carrara il Natale come sempre è un pretesto politico per prendersela con l’amministrazione, con chi esalta anche le cose banali e chi invece critica per il gusto di criticare, ad Avenza la situazione è diversa. "Come ogni anno a Natale ci sono le polemiche, ma quest’anno qualcosa non va – scrive la commerciante Michela Pinelli –. È stato sbandierato il bando con cui i privati hanno contribuito con 40mila euro, e mi chiedo perché destinare tali cifre a un intervento temporaneo. A Carrara tutto risplende, Marina ha una suggestiva palla, nella piazza di Avenza storica ricompaiono gli angeli ancora con la polvere. Ci hanno detto che sarebbe passata la ditta privata per chiedere i soldi delle luminarie. Ma non tutte le strade sono state coinvolte, nonostante si sia sollecitato il Comune a coinvolgerle tutte. Talvolta vengono chiesti soldi in quelle zone coperte dal contributo del Comune". "Il dramma è nelle cifre: 7mila euro per l’albero cosmico, 11mila per spettacoli itineranti e oltre 110 per luminarie con affidamento diretto – prosegue Pinelli –. In un momento in cui si tagliano servizi, l’orario delle biblioteche, si riduce il portafoglio ai lavori pubblici, si sperperano soldi pubblici per interventi che portano alla luce solo l’incompetenza di chi amministra e dovrebbe controllare, e di un’opposizione che crea scoop su litigi di palazzo di cui alla collettività non interessa. La sala Amendola è ancora inservibile, la città è sporca e quei soldi avrebbero potuto essere spesi nel sociale, sulle scuole o per l’arredo urbano".

Anche l’avvocato e avenzina Doc Elisabetta Borri ha qualcosa da ridire. "L’amministrazione come un buon padre di famiglia avrebbe dovuto distribuire i soldi delle luminarie su tutto il territorio – dice Borri – non solo su Carrara. È il momento di superare la logica del ‘almeno hanno fatto qualcosa’ e di passare al farlo bene. Non ci sono figli di serie A e di serie B. La città è sporca e i marciapiedi sono tutti rotti, forse meglio spendere i soldi delle luminarie per migliorare queste cose. Sinceramente per Avenza mi aspettavo qualcosa di più che quegli angeli datati, visto che ho sentito parlare di cielo stellato". Ma niente paura: don Marino accenderà le luminarie di pizza Finelli e della torre di Castruccio e in piazza tornerà il presepe della Pro loco.

Alessandra Poggi