"Assurdo ’allungare’ i debiti su una perdita strutturale"

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"Se non si interviene sulla perdita strutturale, come si può pensare di ampliare i posti letto, fare nuovi investimenti e aprire nuove linee di credito per pagare il debito? Pensano di continuare ad utilizzare le cooperative come banche, spalmando il debito nei prossimi anni accendendo un nuovo mutuo". Lo sostiene il candidato a sindaco Fabio Evangelisti commentando quelle che sono le ultime risultanze sulla situazione di Casa Ascoli e della vertenza con le cooperative Compass e Di Vittorio. "Dalle dichiarazioni del sindaco si apprende che la perdita sembra essere dovuta ad una differenza tra costi e ricavi. In sostanza, per ciascun posto letto l’Ascoli incassa 106 euro e ne spende 114, ben 8 euro al giorno di rimessa per ogni ospite. Ma come, soltanto alla scadenza del suo mandato il sindaco si accorge che il costo del servizio di assistenza risulta così squilibrato? Lo sa che, nel frattempo, dal 2018 al 2021 il patrimonio netto della Casa di Riposo ha subito una riduzione del 50% per gran parte imputabile alle ingenti perdite gestionali? Davvero non ha visto niente?".

Insomma, una situazione critica su cui per Evangelisti avrebbero dovuto mettere mano prima. "Adesso scoprono che basta ampliare i posti letto, fare la gara, risparmiare sull’Iva, investire ancora sul debito, fare altro debito e il gioco è fatto! Un gioco facile, che sembra credibile, e piace al punto da rassicurare tutti: prefetto, organizzazioni sindacali e lavoratori. È la politica del pannicello caldo: si ‘allunga’ il debito e se ne aggiunge altro". Secondo Evangelisti invece Casa Ascoli rientra nel bilancio consolidato del Comune e ricade sotto i vincoli degli enti locali che "possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento" e attacca ancora la gestione commissariale che "non solo non ha risolto il problema del debito pregresso ma lo ha aggravato riscuotendo comunque il proprio compenso a fine mese ed elargendo consulenze".