Sei giovani apuani salgono sull’Himalaya: hanno fra i 15 e i 23 anni

Un'avventura che è nata all'ombra delle montagne di casa. Sono pronti a partire

Sei giovani apuani salgono sull'Himalaya

Sei giovani apuani salgono sull'Himalaya

Massa, 3 dicembre 2018 - Sei giovani alpinisti apuani alla conquista dell’Himalaya. Un’esperienza ai limiti delle capacità umane e, al tempo stesso, un’incredibile opportunità di crescita. Il viaggio servirà inoltre a realizzare un esperimento medico e scientifico, per testare l’adattamento metabolico all’alta quota in un campione di adolescenti, e a portare un aiuto alla popolazione del Nepal, colpita nel 2015 da un tremendo terremoto, attraverso una raccolta fondi che andranno alla fondazione Rarahil Memorial School.

Un’avventura ad alta quota che mescola scienza, sport e beneficenza, nata all’ombra delle Apuane. La spedizione è infatti organizzata dalla Commissione di Alpinismo Giovanile del Cai di Massa. La partenza è fissata per martedì: il trekking prevede un impegno escursionistico di alta quota con meta finale il campo base dell’Annapurna a 4.130 metri di quota. Per loro, nessuna guida: alloggeranno e mangeranno nei villaggi lungo il percorso, conoscendo direttamente la popolazione, usi e costumi.

I sei giovani sono: Camilla Fruzzetti, 23 anni, operatrice sezionale di alpinismo giovanile, studentessa di ingegneria nautica; Ginevra Pegollo, 22 anni, studentessa in ingegneria biomedica; Lucia Pudda, 20 anni, studentessa in infermieristica; Laura Fruzzetti, 17 anni, studentessa al liceo scientifico; Norberto Pegollo, 20 anni, studente di fisica; Gianmarco Milani, il più giovane del gruppo, 15 anni, studente al liceo scientifico di scienze applicate. Con loro Gustavo Damiani, accompagnatore di alpinismo giovanile e amministratore unico di Stoheng, nota società di architettura, Andrea Milani, accompagnatore nazionale di alpinismo giovanile, già presidente della sezione Cai di Massa, Matteo Zamboni, guida ambientale escursionistica, già gestore del Rifugio Nello Conti ai Campaniletti, e Viviana Marchi, medico di neuropsichiatria, ricercatrice di medicina traslazionale, coordinatrice del progetto medico che si svolgerà durante la spedizion (guidato dalla dottoressa Pratali, medico ricercatore al Cnr).

Francesco Scolaro