"La villa al Forte è una fake news"

Il tribunale condanna chi diffamò l’ex sindaco Angelo Zubbani

Angelo Zubbani

Angelo Zubbani

Carrara, 25 maggio 2019 - «La villa al Forte non esiste». Il tormentone che ha fatto da refrain alle varie tornate elettorali, messo in giro ad arte, in modo anche un po’ approssimativo e cialtronesco, da avversari politici e detrattori, secondo cui l’ex sindaco Angelo Zubbani era titolare di una casa al Forte dei marmi, è svanito come neve al sole. La calunnia, diceva Mozart, è un venticello, ma in questo caso è stato un vero e prorio ciclone che ha tentatop di travolgere l’ex sindaco. Adesso, dopo che lo stesso Zubbani si è preso la briga di querelare uno a caso di quanti hanno scritto la fandonia su Internet, la Procura ha svolto accurate indagini e stabilito con una sentenza del giudice che «Angelo Zubbani non è mai stato titolare di una casa al Forte», condannando il denunciato per diffamazione.

«La polizia giudiziaria e la Procura – è il commento di Zubbani – hanno svolto indagini e accertato che si tratta di una fake news. Il Gip, su richiesta del pubblico ministero, ha emesso un decreto penale di condanna per il reato di diffamazione aggravata contro un giovane espressamente da me querelato fra quanti avevano ripetutamente diffuso la falsa notizia sull’acquisto di una villa a Forte dei Marmi” grazie al mio ruolo di sindaco del Comune di Carrara. Nella mia denuncia, presentata alla Procura nel giugno del 2018, per far cessare questo indecente linciaggio che si protraeva fin dal 2014, avevo espressamente chiesto che si svolgessero tutte le indagini possibili per verificare se io personalmente, un mio famigliare, un mio prestanome o una società che agisse per mio conto, avesse acquistato un immobile nel Comune versiliese o in altri limitrofi.

Finalmente, la grossolana fake news, diffusa allo scopo di alimentare, anche attraverso i social, una campagna di odio nelle settimane successive all’alluvione del 2014, è stata totalmente smascherata ed ha prodotto gli effetti che dovevano prodursi, vale a dire la condanna di almeno uno di coloro che se ne sono fatti portatori consapevoli per screditarmi sia dal punto di vista politico che personale. Non credo che sia sufficiente questo decreto penale di condanna per tacitare i maligni e i malevoli pensieri di chi è abituato a credere che tutti coloro che si impegnano in politica debbano necessariamente praticare cattive abitudini. Nel mio caso occorre dare merito alla magistratura che, tramite indagini della polizia giudiziaria, come da mia espressa richiesta, ha accertato l’assoluta infondatezza di quanto mi veniva ingiustamente attribuito, confermando che nessuna “villa a Forte dei Marmi” è stata acquistata da me direttamente o per mio conto attraverso intestazioni fittizie».