Allarme legionella, chiusa una struttura

Un’ordinanza della sindaca Arrighi ha inibito l’uso delle docce e dei bagni di un centro di riabilitazione. Al via la sanificazione

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di Cristina Lorenzi

E’ andato al Noa e alle prime analisi si è scoperto che i disturbi che aveva erano dovuti alla legionella. Così i medici dell’ospedale si sono subito attivati per risalire agli spostamenti del paziente e si è scoperto che era recentemente stato in una struttura di riabilitazione carrarese. Immediati le analisi all’acqua del centro riabilitativo dove fin dai primi risultati è emerso che docce e rubinetti presentavano il terribile batterio.Così la sindaca Serena Arrighi ha firmato ieri mattina un’ordinanza che prevedeva l’immediata chiusura del centro di riabilitazione e i sigilli a docce e rubinetti.

"Considerato che il batterio responsabile della malattia detta Legionella Pneumophila – si legge nell’ordinanza del sindaco – , germe ubiquitario, può essere causa di malattia se si concentra e diffonda nell’ambiente da impianti idro-termo-sanitari contaminati e visto che sono stati prelevati campioni di acqua dall’impianto idrico del centro (docce, piscine e lavandino wc) dai quali – si legge nel documento – è stata rilevata la presenza di concentrazioni di colonie di Legionella Pneumophila" la sindaca ha emesso un provvedimento che inibisce l’uso dell’acqua proveniente dalle docce e dal lavandino, wc a servizio del centro riabilitativo fino alla sanificazione dell’impianto così come indicato nelle linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi.

Pertanto al momento l’area della struttura riservata alla riabilitazione è stata chiusa in attesa di sanificazione e per evitare altri contagi che sono stati del tutto evitati. La legionella, lo ricordiamo, è un batterio che si assorbe per inalazione, aspirazione e microaspirazione: la trasmissione avviene respirando goccioline d’acqua nebulizzata, di aerosol contaminato e di particelle derivate per essiccamento.