Acque scure e cattivi odori Pallerone, sos dei residenti

Raccolta di firme ed esposto all’Arpat dei cittadini che chiedono certezze "Nel fondo del canale c’è una melma scura ed è stato rinvenuto del catrame"

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Un canale di acque scure e maleodoranti. Cittadini preoccupati raccolgono le firme e inviano un esposto all’Arpat. Siamo nel Comune di Aulla, nella grande frazione di Pallerone, dove si guarda con preoccupazione al canale irriguo che da viale Guido Rossa discende, passando al di sotto della linea ferroviaria, verso via Guglielmo Marconi percorrendola per metà. Il problema va avanti da tempo ma nonostante le segnalazioni al Comune, alla Provincia, alla Asl, all’Arpat, nessuno risponde o prende misure adatte a risolvere il problema. "Abbiamo scritto all’Arpat - spiegano gli abitanti di via Guglielmo Marconi - affinché l’ente provvedesse a svolgere accertamenti di competenza relativi a problematiche ambientali e di possibile inquinamento nella zona di Pallerone, in via Guido Rossa e via Guglielmo Marconi. Il canale in questione risulta da tempo inutilizzabile per le coltivazioni e ogni altra attività, essendo le acque scure e maleodoranti. Nel fondo del canale inoltre è stato riscontrato il deposito di una melma scura e talvolta sulle acque sono state rinvenute sostanze tipo schiume o catrame". Secondo gli abitanti tale situazione non si verificava in passato, anzi nel canale si potevano trovare pesci di acqua dolce. "Per quanto a nostra conoscenza - si legge nel documento - non risulterebbe predisposto un adeguato sistema di canalizzazione delle acque reflue nell’area di via Guido Rossa dove hanno sede numerose attività commerciali e artigianali. Le acque del canale irriguo spesso sono tracimate, andando a invadere i terreni che lo delimitano, cagionando allagamenti in caso di pioggia. Solo di recente il Comune di Aulla, dopo varie segnalazioni, ha operato un allargamento e la ripulitura di un tratto del canale, per permettere un maggiore deflusso delle acque, ma rimane da effettuare analoga operazione sul restante tratto. Proprio al di sotto del canale si trova il condotto dell’acquedotto pubblico, con evidente rischio di infiltrazioni di sostanze inquinanti nelle acque potabili domestiche". I cittadini vorrebbero un sopralluogo, Arpat nella sua risposta ha invece chiesto più informazioni sulla posizione del canale e invitato i cittadini ad avvisare il Comune e Gaia: sono loro ad autorizzare e controllare gli scarichi domestici e simili. La Provincia ha demandato tutto alla Regione, che ha competenza in materia, il Comune ha sollecitato un sopralluogo. I mesi sono passati ma ancora niente. "Ci siamo mossi in tutti i modi - aggiungono i residenti - ma non abbiamo ottenuto sopralluoghi o risposte certe. Non sappiamo neppure se c’è rispetto della normativa ambientale e sanitaria in materia di canalizzazione delle acque. Siamo preoccupati ed esasperati, non escludiamo di fare ricorso a vie legali per risolvere il problema".

Monica Leoncini