
Una rivalità giovane, ma cominciata quasi un secolo fa. Un classico ossimoro per descrivere i precedenti dello spareggio salvezza tra Lucchese e Sestri Levante. La spiegazione di questo apparente paradosso è semplice. Quello dello stadio "Sivori" di sabato è il confronto diretto numero 9 tra rossoneri e liguri. I primi due, vinti entrambi dal Sestri, in casa, non nell’impianto attuale, risalgono alle stagioni 1928-’29 (3-0) e 1929-30 (2-0). Poi i due club si sono... persi, anche perché i genovesi hanno disputato molti campionati nei dilettanti, mentre la Lucchese salì in serie "A", quindi diversa "B" e, poi, tanta serie "C", dove le due compagini si sono ritrovate la stagione scorsa. Successo della compagine di Gorgone a Carrara (c’erano lavori di adeguamento all’impianto di Sestri intitolato a Giuseppe Sivori) e blitz esterno ligure al ritorno, a Lucca.
In questo campionato, invece, due pareggi, a reti inviolate: al "Porta Elisa" e 1-1 poche settimane fa in trasferta. Si gioca prima in Liguria, perché Saporiti e compagni si sono piazzati al quint’ultimo posto (penalizzati di 6 punti per le note vicende societarie) e il Sestri al penultimo, con "forbice" che avrebbe potuto salvare la Pantera direttamente, ma che non si è concretizzata.
Il bilancio generale è, quindi, di 3 vittorie per i liguri, 2 per la Lucchese, 3 pareggi. Sinora 4 confronti in casa della squadra della città dei due mari (il centro storico di Sestri Levante, dove soggiornò anche lo scrittore Hans Christian Andersen, è così chiamato perché si sviluppa su una penisola incastonata tra due baie: da una parte la Baia del Silenzio, dall’altra la Baia delle Favole): 2 i successi sestresi (ma quasi 100 anni fa), un pareggio (l’ultimo match disputato) e un successo rossonero, però a Carrara, visto che il "Sivori" era occupato da lavori.
Il ritorno è previsto il 17 maggio allo "Porta Elisa". La Pantera si salva anche con due pareggi o due risultati identici.
Massimo Stefanini
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