REDAZIONE LUCCA

Solo due successi interni in 50 anni Per la Pantera è arancia meccanica

La Pistoiese ha perso soltanto in due occasioni dal 1970 in poi. E per Lopez un pareggio. al Porta Elisa costò la panchina

Arancia meccanica. Una nuova "bestia… orange" per la Lucchese che, al "Porta Elisa", ha battuto la Pistoiese soltanto due volte negli ultimi 50 anni. Il dato, ripetiamo, è riferito esclusivamente agli incontri disputati sotto le Mura. Cinque pareggi e ben sei blitz arancioni dal 1970 ad oggi.

L’ultima vittoria rossonera è datata 27 novembre 2016: fu un 2-0 caratterizzato dalle reti di Forte e Terrani. Non solo. Dopo le partite con la Pistoiese, per due volte è saltata la panchina della Pantera. Nel 2014, ad esempio, quando l’1-2 in casa costò il posto a Guido Pagliuca che aveva riportato la Lucchese in serie "C". Poco dopo, il 20 febbraio 2016, uno 0-0, sempre al "Porta Elisa", fu proprio l’attuale condottiero, Giovanni Lopez, ad essere esonerato dall’allora presidente Bacci.

Non ci si è fatti mancare nulla in queste sfide recenti, compreso un rinvio per campo stile palude del Bengala.

La Pistoiese, nata 21 anni dopo la Pantera, ha avuto un periodo d’oro negli anni settanta. Dalla serie "D" alla massima serie in meno di dieci anni. Nel 1980 arrivò la "A". Erano i tempi di Lido Vieri, Frustalupi, ma anche del brasiliano carneade Luis Silvio e, soprattutto, del presidente Melani. Il presente racconta che l’ultima vittoria è datata 31 gennaio, 1-0 sulla capolista Como; poi sei ko e due pareggi, prima delle due gare rinviate con Olbia e Juventus Under 23. Undici i ko in trasferta su 14 viaggi per Valiani e compagni.

La Lucchese, dopo il "suicidio" calcistico di Gorgonzola contro la Giana Erminio, è a meno otto dall’Olbia, quint’ultima, al limite della "forbice", con i sardi che hanno tre partite in meno.

Nel turno odierno spicca anche il derby Pontedera-Livorno, con i granata che viaggiano in zona play-off e i labronici ultimi. Per le toscane, completano il quadro Carrarese-Giana Erminio e Grosseto-Pro Patria.

Massimo Stefanini