
Uno degli assalti dei rossoneri nel tentativo di rimettere in sesto il risultato: il portiere dei liguri, Fusco, dice di no. Ci vorrà il rigore di Saporiti per riaccendere le speranze
L’andata del play-out premia il Sestri Levante, ma la Pantera è ancora viva. Al ritorno servirà una vittoria di misura al "Porta Elisa" ai rossoneri: missione impegnativa, non impossibile. Primo tempo dominato dai padroni di casa che colpiscono due volte con Brunet e Nunziatini. Nella ripresa reazione d’orgoglio dei rossoneri: qualche occasione non sfruttata a dovere, poi il rigore conquistato da Fedato e trasformato da Saporiti che ridà ossigeno alle speranze di Tumbarello e compagni.
Gorgone, perso alla vigilia Selvini per grave infortunio (stagione finita, mancherà anche al ritorno), si schiera a specchio con gli avversari: davanti c’è Saporiti in appoggio a Magnaghi; centrocampo infoltito con il ritorno di Tumbarello e l’innesto di Galli. Risponde Ruvo schierando Pane come "braccetto" difensivo di destra; Brunet preferito a Furno sulla corsia mancina e il guizzante Parravicini in prima linea, al fianco di Piu.
L’avvio di gara vede una Lucchese spavalda. Al 5’ il diagonale di Tumbarello chiama alla respinta di piede un Fusco ben piazzato. Poi, però, l’inerzia si capovolge ed è il Sestri che comincia a macinare il suo gioco. Il tentativo da fuori area di capitan Pane (10’) termina a fil di palo; ma, al successivo assalto, i "corsari" trovano il gol. Il minuto 18’ è fatale ai rossoneri: dalla sinistra Nunziatini pesca sul palo opposto Brunet che, di testa, non dà scampo a Melgrati. Il solito Nunziatini al 32’ ha una chance di testa, sul terzo corner di serata, alzando troppo la mira. Un minuto più tardi Podda per Piu che, in girata, sfiora il bersaglio.
In questa fase è la fascia sinistra la spina nel fianco dei rossoneri: Rizzo e Antoni faticano a tamponare le iniziative degli avversari. Una punizione concessa ingenuamente sulla trequarti costa alla Lucchese una nuova capitolazione (36’): Clemenza pesca a centro area Nunziatini che brucia in elevazione Benedetti e raddoppia. Gorgone aveva messo in guardia, alla vigilia, sulla pericolosità delle palle inattive su un sintetico di ridotte dimensioni come quello del "Giuseppe Sivori": i suoi timori erano più che giustificati.
La Lucchese rientra dagli spogliatoi decisa ad imbastire una reazione che riapra i giochi, se non per questa partita, almeno nell’ottica del doppio confronto. Al 49’ Tumbarello appoggia per Galli, il cui sinistro dal limite è controllato in due tempi da Fusco. Mentre, al 58’, Saporiti conquista una punizione poco fuori dall’area: lo stesso numero 70 scavalca la barriera, ma anche la traversa di Fusco. Una sfuriata offensiva che avrebbe meritato esiti migliori. Invece il Sestri Levante, piano piano, esce dal guscio e, al 61’, sull’ennesimo calcio da fermo, ci vuole un prodigio di Melgrati per sventare la deviazione a colpo sicuro di Parravicini; sugli sviluppi del corner Tumbarello salva sulla linea a portiere battuto.
Poi il confronto cala di intensità, con i cambi e qualche rudezza di troppo a spezzare il ritmo. Questo, naturalmente, fa il gioco del Sestri Levante che amministra il doppio vantaggio e tenta, quando possibile, qualche sortita in contropiede. All’83’ fiammata della Lucchese: a centro area Podda si perde Fedato e deve fermarlo fallosamente; per il direttore di gara milanese De Angeli è rigore. Saporiti trafigge Fusco all’incrocio. Nelle proteste conseguenti, Furno si fa espellere dalla panchina. Il 2 a 1 risveglia il confronto: parate determinanti di Melgrati su Nunziatini da una parte, di Fusco sul solito Fedato dall’altra. Sono gli ultimi squilli di una sfida che non ha certo deluso il gran pubblico sugli spalti.
Alla fine il risultato premia la formazione ligure, anche per quanto proposto nei primi quarantacinque minuti. La Lucchese vista dopo l’intervallo appare, tuttavia, in grado di giocarsi la salvezza nel match di ritorno. Positiva la direzione della terna arbitrale: ogni "check" del Var ha confermato le decisioni prese sul campo.
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