
Il primo interrogativo sul futuro riguarda la permanenza o meno sulla panchina del Taui l’allenatore Simone Venturi
Una stagione da incorniciare. E’ mancata la ciliegina sulla torta, ma pazienza. Finale playoff per il secondo anno consecutivo per il tau Altopascio che è uscito sconfitto dal fortissimo Ravenna grazie ad una doppietta di Onofri. Il momentaneo pareggio amaranto era stato di Atzeni. Adesso lo sciogliete le righe.
Due finali playoff (nella passata stagione sconfitta a Grosseto), sempre in trasferta in gara unica. Ma le soddisfazioni rimangono. Anche vincendo non ci sarebbe stata nessuna possibilità di salire in serie C. Ora parte l’altrettanto importante fase di pianificazione del torneo di serie D (forse ci sarà un cambio di girone) 2025-2026. Primo aspetto, fondamentale, la decisione del board dirigenziale del club degli obiettivi e delle strategie per raggiungerli, con annesso budget. E’ la questione più importante. Ci sarà un ridimensionamento oppure no?
E’ la Domanda. Con la D maiuscola. Il team di Altopascio è di fronte ad un bivio. Perché in perfetto stile effetto domino, arriveranno le altre decisioni. Ad esempio, se la società decidesse di diminuire il budget, per un campionato tranquillo con i giovani, è molto probabile che mister Simone Venturi possa decidere di non rimanere. Ma questo è soltanto un esempio. Se verrà invece confermata la linea di un buon mix tra giocatori esperti e giovani per un altro campionato di vertice, Venturi rimarrà e significa che sarà costruita una squadra da playoff, grazie alle sapienti conoscenze del direttore sportivo Giovanni Maneschi, che nell’ultimo biennio ha portato giocatori di livello assoluto sulla sponda delle Gore, i torrenti della cittadina che secoli fa aveva pure un porto.
Bisognerà vedere che...portafoglio investimenti la dirigenza del club deciderà di fornire al ds. In ogni caso questo campionato sarà ricordato, entrerà nella storia: 63 punti, + 8 rispetto ai playoff 23-24, otto successi consecutivi in avvio, primo posto solitario fino a Natale, battute corazzate del livello di Forlì, Prato, Piacenza, Pistoiese, valorizzazione dei giovani. Sarebbe stato belle verificare dove sarebbe arrivato il Tau senza tutti gli infortuni patiti, nel momento cruciale del torneo: ad un certo punto mister Venturi si è ritrovato soltanto con due centrocampisti di ruolo in organico. Ma questa è un’altra storia. Adesso bisogna riprogrammare per l’ennesima annata vincente.
Massimo Stefanini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su