Pelliconi, il titolo italiano dilettanti e quei 100 milioni di lire sfumati per tre secondi Capannorese d’adozione, ora in Belgio, è stato uno dei più grandi passisti di Ivano Fanini

Nel 1988 Lucca, grazie a Ivano Fanini, si aggiudicò due tricolori. Mentre vinceva il titolo italiano dilettanti con Roberto Pelliconi (nella foto), a Imola Pierino Gavazzi vinceva il suo terzo tricolore professionisti in maglia Fanini-Seven Up superando in uno sprint tra grandi Giuseppe Saronni e Maurizio Fondriest. "A pensarci adesso mi vengono ancora i brividi - dice il patron lucchese - anche questo fa parte dei miei numerosi record che vanto nel ciclismo. Quel 1988 fu per il mio team un momento unico. Portare al successo nel tricolore il giovane sul quale avevamo sempre creduto e bissare il titolo con uno dei più grandi velocisti di sempre, Pierino Gavazzi, che scelse di proseguire la sua carriera con noi, fu qualcosa di veramente unico e irripetibile. Pelliconi, uno fra i più grandi passisti della storia Fanini, sfiorò anche il successo a Camaiore nel 1990 quando con un allungo prodigioso stava per riprendere il vincitore Giorgio Furlan sul traguardo e non ci riuscì per pochi metri giungendo secondo. Era il primo anno dell’avvento di Amore e Vita".

Tra l’altro Pelliconi fu protagonista di una storia particolare. Ivano Fanini gli aveva promesso 100 milioni delle vecchie lire, un premio ragguardevole per l’epoca. Una cifra sfumata per soli 3 secondi. Fanini aveva promesso quel premio a Roberto Pelliconi se avesse vinto il campionato italiano professionisti a Camaiore, nel 1990. Titolo e soldi sfumati per tre secondi, quelli intercorsi tra il ciclista di Fanini, secondo e il vincitore, Furlan. Una storia che è ritornata a galla in questo periodo, tra i tanti amarcord Fanini. Pelliconi, imolese (si allenava con Pantani sulle strade romagnole) è anche lucchese di adozione e si era imposto nella prova tricolore da dilettante, nel 1985 e nel 1988. Ma il protagonista di questa storia ha vissuto a Lunata per molto tempo. Con il team dell’imprenditore lucchese ha imparato a fare il DS, per 5 anni come assistente di Giuseppe Lanzoni (dal 1997 al 2002) e dal 2003 al 2007 da titolare del ruolo. Adesso gestisce una piadineria in Belgio.

Massimo Stefanini