Maraia: "Troppi errori, ci vuole più cinismo"

FIORENZUOLA d’ARDA

Quattro palle gol (due clamorose capitate a Semprini, una a testa a Romero e Di Quinzio), più un palo colpito dal giovanissimo lucchese Quirini, non sono state sufficienti alla Lucchese per evitare una sconfitta bruciante ed oggettivamente anche immeritata, ma che, comunque, deve essere serenamente analizzata.

Grande rammarico nelle dichiarazioni del dopo partita da parte dell’allenatore rossonero Maraia. "Siamo fortemente dispiaciuti per la sconfitta – ha affermato – e per la squadra e per quello che è riuscita a costruire nel corso dei 94 minuti. Purtroppo non siamo stati a bravi a concretizzare la vasta mole di gioco messa in atto nel corso di tutti e due i tempi. La Lucchese è sempre stata in partita, fino al triplice fischio finale del direttore di gara, ma ripeto, abbiamo sbagliato troppo e siamo stati puniti solo su un calcio di rigore, concesso dall’arbitro perché il pallone, in rovesciata, ha colpito il braccio di D’Alena. I ragazzi ci hanno provato fino alla fine e ci si è messo anche il palo colpito da Quirini tra noi ed un risultato positivo che avremmo abbondantemente meritato".

Rammarico e amarezza, compreso l’infortunio muscolare occorso all’inizio a Franco. "Come sempre dobbiamo accettare il risultato del campo – ha concluso il tecnico rossonero – e al tempo stesso fare tesoro di ciò che ha funzionato, ma credo che un episodio sfortunato non modifichi il giudizio che, nel complesso, è stato positivo nei confronti della squadra. E’ ovvio che dobbiamo essere più cinici nei sedici metri conclusivi".

E pensare che la squadra dispone di attaccanti del valore di Romero, Semprini, Bianchimano (ieri non ha giocato) e Ravasio. Forse un po’ troppo lenti, data la stazza fisica. Anche a Fiorenzuola i rossoneri sono stati sostenuti da un centinaio di tifosi.

Emiliano Pellegrini