EMILIANO PELLEGRINI
Sport

Lucchese 1905: Stefano Grassi pronto a salvare la squadra dal fallimento

Stefano Grassi di "Affida" si prepara a rilevare la Lucchese 1905 e iscriverla al campionato di serie C.

Nelle foto «Alcide»: qui sopra, Stefano Grassi; a sinistra, in alto: Claudio Del Prete

Nelle foto «Alcide»: qui sopra, Stefano Grassi; a sinistra, in alto: Claudio Del Prete

A scoprire le carte devono essere in due: prima il curatore fallimentare, poi toccherà ad "Affida". All’inizio della prossima settimana, il dottor Del Prete, dopo aver fatto tutti i riscontri del caso con la Lega, la Covisoc e tutti gli altri organi competenti, dirà con esattezza a quanto ammonta il "fabbisogno" economico per acquisire il titolo della dichiarata fallita Lucchese 1905 e cercare di iscriverla al prossimo campionato di serie "C".

Mentre le previsioni iniziali parlavano di una cifra intorno ai 2milioni e 200 mila euro, ora che il computo ha riguardato anche il mese di maggio, più altre voci, come ad esempio, il valore dato ai giocatori sotto contratto e così via, l’ammontare richiesto dovrebbe essere lievitato. Ma di quanto? E’ quello che il dottor Del Prete dovrà rendere pubblico a quei soggetti interessati all’acquisizione della vecchia Pantera. E il giorno "ics" dovrebbe essere, appunto, domani.

A quel punto toccherà a Stefano Grassi di "Affida" scoprire le proprie carte, mettendo sul piatto i soldi necessari per entrare in possesso della società rossonera e proseguire tutti gli altri adempimenti necessari per l’iscrizione al campionato, compresa, ovviamente, anche la fidejussione da 700mila euro. Si prospetta, insomma, un esborso importante da parte di "Affida". Il fatto che Stefano Grassi abbia deciso di costituire una nuova società, con tanto di Cda, però, dovrebbe significare che è fermamente deciso ad andare avanti. Che sia da solo oppure con i soci arabi del Bahrein, poco importa. Magari sarà, poi, interessante sapere, ammesso che lo si sappia, quale ruolo hanno… giocato l’amministrazione comunale ed il mondo imprenditoriale locale. Ma anche questo aspetto è marginale. La cosa più importante è una sola: che Stefano Grassi, dopo averci messo la faccia, ora ci metta anche i soldi. Che, intendiamoci, sono tantissimi e questo dovrebbe far riflettere la futura dirigenza per muoversi con la massima cautela possibile e ad affidarsi a collaboratori competenti del settore. Ma, di questo aspetto, avremo modo di parlare una volta che la Lucchese sarà iscritta al campionato. Per il momento facciamo il tifo per Stefano Grassi e per tutto il suo "team", per aver avuto il coraggio di imbarcarsi in questa avventura calcistica proprio nel giorno in cui la Lucchese compie 120 anni, con la speranza che non venga mai lasciato solo.

Se, come si dice, dopo una fine c’è sempre un nuovo inizio, dobbiamo augurarci che quello che sta per iniziare sia un inizio positivo. Il calcio rossonero ha bisogno di avere una società seria, solida alle spalle e che garantisca continuità di gestione; un po’ come è successo per l’era di Maestrelli e Grassi, quando la Pantera disputò nove campionati di serie "B" in maniera ininterrotta. Ecco, oggi nessuno è autorizzato a chiedere la luna a Stefano Grassi; ma l’augurio è che, intanto, compia il secondo "miracolo", quello di iscrivere la squadra al prossimo campioanto di serie "C". E che, poi, gestisca la Lucchese mettendo gli uomini giusti ai posti giusti…

Emiliano Pellegrini

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