
Teramo-Lucchese
Lucca, 11 aprile 2015 - Manca poco al traguardo ma né Teramo né Lucchese possono permettersi un pit-stop: c’è bisogno di continuare a correre da una parte per dare ulteriore sostanza al sogno Serie B e dall’altra per mettere in banca la salvezza, già ormai largamente ipotecata dai ragazzi di Galderisi grazie ad un girone di ritorno all’altezza delle prime della classe. All’altezza del Teramo, quindi, anche se la gara del “Bonolis” ha chiaramente sentenziato che un confronto fra le due compagini, attualmente, è praticabile solo a livello statistico. Quello del Teramo è uno show assoluto, o meglio lo show è tutto del tandem Lapadula-Donnarumma, quasi 40 gol in due e una complementarietà che poche volte si era vista in una coppia d’attacco. I due, sospinti da una squadra che gira a mille all’ora, prendono a picconate una Lucchese che si era presentata spavalda in Abruzzo: Galderisi non vuole fare la figura del doppiato di turno e sfoggia una monoposto a trazione decisamente anteriore, con ben cinque giocatori offensivi in campo protetti dal solo Mingazzini a fare da schermo davanti alla difesa.
La scelta si rivela un suicidio tattico: nel mezzo al campo Di Paolantonio, Amadio e Cenciarelli fanno quello che vogliono, ma è dagli esterni che arrivano copiosi i rifornimenti per le due bocche da fuoco. Al 6’ un cambio di gioco sublime di Scipioni pesca Lapadula al limite dell’area, controllo vellutato e sinistro che non lascia scampo a Di Masi. Passano 10’ ed è Di Matteo a fare il diavolo a quattro sulla corsia opposta e a servire al centro un pallone che Donnarumma in qualche modo trascina in porta. Ma anche quando i palloni giocabili scarseggiano i gemelli del gol sanno come far male: al 23’ Lapadula sradica il pallone dai piedi di Mingazzini e dà il via ad una fuga per la vittoria che si conclude con il gol del 3-1, mentre al 45’ i due si esibiscono in un duetto di stordente bellezza stroncato dal fallo da rigore di Espeche su Donnarumma, bravo e fortunato poi a realizzare dal dischetto aiutato anche da un flipper fra il palo e la schiena di Di Masi. La Lucchese riesce ad interrompere la sinfonia teramana solo in un’occasione, al 20’, quando un lampo di Ferretti regala ai rossoneri il momentaneo 2-1. Ed è ancora Ferretti a dare un po’ di pepe alla ripresa siglando con un sinistro a giro il 4-2 al 52’. Il Teramo alza il piede dall’acceleratore e le notizie da Grosseto gettano il “Bonolis” in un clima di festa. Che la Lucchese, pur comandando il gioco per tutta la ripresa, non riesce mai a smorzare, se non con la rete di Nolè a 1’ dalla fine. Ma ormai è troppo tardi e la capolista può festeggiare.
TERAMO (3-5-2): Tonti; Caidi, Speranza, Perrotta; Scipioni, Di Paolantonio (23’ st Fiore), Cenciarelli, Amadio, Di Matteo (26’ st Masullo); Donnarumma (38’ st Petrella), Lapadula. A disp. Narduzzo, Diakitè, Brugaletta, Bucchi. All. Vivarini. LUCCHESE (4-2-3-1): Di Masi; Calcagni (36’ st Strizzolo), Espeche, Calistri, Nolè; Lo Sicco (29’ st Scapinello), Mingazzini (18’ st Degeri); Ferretti, Raicevic, Pagano; Forte. A disp. Pazzagli, Cazè, Santeramo, Pizza. All. Galderisi. Arbitro: Andreini di Forlì (Camillucci-Vitaloni). Marcatori: 6’ pt Lapadula, 17’ pt Donnarumma, 20’ pt Ferretti, 24’ pt Lapadula, 45’ pt Donnarumma rig., 8’ st Ferretti, 44’ st Nolè.