Il Tau costretto a vincere per giocarsi tutto a Livorno

Oggi, alle 17, al "Comunale" arriva il Figline che cerca proprio i tre punti decisivi per centrare la promozione

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Vincere per giocarsi tutto a Livorno. La mission del Tau Altopascio appare chiara nella gara contro il Figline negli spareggi play-off di Eccellenza per salire in serie "D".

Oggi, alle 17, allo stadio comunale di via Rosselli, ad Altopascio, si gioca la penultima puntata di questo appassionante romanzo. Nessuno poteva immaginare che i valdarnesi avrebbero recitato la parte della "bestia nera" dei labronici, strafavoriti. E, invece, i gialloazzurri hanno raccolto quattro punti su sei contro Vantaggiato e compagni. A pesare, sulla bilancia del triangolare, in negativo per il Tau, il ko del "Porta Elisa", firmato proprio dall’attaccante brindisino.

Se il Figline vince oggi, è promosso, quindi sarà seguito da un buon numero di tifosi. Benedetti (ormai ristabilitosi) e compagni ce la metteranno tutta per rinviare la festa degli ospiti.

Capitolo infermeria. Recupera Mengali che a Lucca prese una brutta botta che lo costrinse ad uscire prima del tempo. Stringerà i denti bomber Granito, alle prese con il mal di schiena da tempo, ma che partirà dalla panchina. Ok Pratesi che rappresenta un capitale importante per poter gestire l’impiego delle cosiddette quote, a livello giovanile.

La vera incognita è Borgia. Si deciderà all’ultimo istante, ma ci sono molti dubbi. La sua presenza sarebbe fondamentale, non solo per le doti tecniche indiscusse e la facilità di proporsi sulla fascia e andare al cross, ma anche per l’esperienza, il carisma e la personalità che può offrire.

Potrebbe esserci un cambio di modulo se Borgia non ce la dovesse fare. Un "3-5-2", con Mancini, Carani e Quilici dietro; Anzilotti, Pratesi, Antoni, Doveri, Niccolai in mezzo; Mengali e Benedetti in attacco.

Il trainer Pietro Cristiani fotografa così la sfida: "Una bella gara, ci siamo preparati bene, all’andata potevamo vincere. Sotto l’aspetto mentale i ragazzi sono sereni, ma motivati: sappiamo che dobbiamo imporci".

Massimo Stefanini