Gli sponsor locali girano le spalle alla Lucchese

La squadra rossonera non avrà nessun aiuto dalle aziende del territorio, il maggior supporter sarà la ”forestiera” Apige Smart

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Una grande tristezza ci ha colpito all’apprendere la notizia che nesuno sponsor locale sarà sulla maglia della Lucchese. Senza voler fare polemica contro nessuno, questa è stata la sensazione che abbiamo avuto nel vedere che sulla maglia della Lucchese, che qualche mese fa ha festeggiato 117 anni di storia, spesso anche gloriosa, non figura più uno sponsor locale. E bene ha fatto Mario Santoro a ringraziare più volte la Apige Smart, azienda leader nella rigenerazione urbana, ma con sede a Livorno, che è diventato il "main sponsor" della Lucchese.

Fino allo scorso anno, lo sponsor principale era una compagnia nazionale di carburanti, ma sul retro della maglia e sui pantaloncini, figuravano anche alcuni "marchi" di aziende del territorio. Quest’anno a fare bella mostra di sé sulle divise da gioco della Lucchese Calcio, la più importante società calcistica della provincia di Lucca, c’è la sola Apige Smart, che con il suo importante contributo permette alla società rossonera di rendere meno gravosa la gestione ordinaria. Ripetiamo. Ha fatto tristezza, almeno a noi che da oltre 50 anni, seguiamo le vicende della vecchia Pantera, vedere che attorno alla società c’è troppo disinteresse, non tanto da parte dei tifosi, che anzi hanno capito le difficoltà in cui si sta dibattendo il calcio in città ed hanno sostenuto i colori rossoneri, quanto piuttosto da parte di un mondo imprenditoriale locale, che pure nel recente passato ha fatto la sua parte alla grande permettendo alla Lucchese di ripartire dopo il terzo fallimento in 10 anni, ma che oggi sembra essersi defilato.

E’ quindi normale che Vichi, Santoro e Deoma, più un gruppo di fidati e volenterosi collaboratori, con le loro forze e con la loro passione, stiano facendo i salti morali per garantire a Lucca una squadra tra i professionisti. I tre dirigenti hanno assicurato che andranno avanti fino alla fine della stagione e che anche venerdì faranno fronte agli ultimi impegni economici relativi alla passata stagione, ma sperano, non solo che qualche imprenditore serio, solvibile si faccia avanti con proposte concrete, ma che la città e con essa anche l’amministrazione comunale, dimostri con fatti concreti di essere vicina alla società, che intanto mette a disposizione della prima squadra e del settore giovanile il rinnovato e moderno impianto dello stadio di Saltocchio, per il quale è stato acceso un mutuo con il credito sportivo, estinguibile nel corso di svariati anni attraverso rate mensili.

Comunque la pensiate, l’attuale dirigenza, in attesa magari che possa materializzarsi un gruppo serio che, come ha ripetuto Santoro, possa far sognare i tifosi rossoneri, merita il massimo rispetto. Ci auguriamo che l’esempio della Apige Smart di Davide Cavalli, possa essere seguito da altri imprenditori del territorio, come è successo fino allo scorso anno. In fondo si tratta di aiutare la Lucchese a giocare tra le squadre professionisti, come fanno quasi tutte le altre città della Toscana. Ma per farlo, è indispensabile avere un po’ di orgoglio per la propria città e un po’ di "sangue" rossonero che scorra nelle nostre vene…

Emiliano Pellegrini