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Faenza: Giannecchini brilla alla 100 km del Passatore

L’alfiere e specialista lucchese si è piazzato al quattordicesimo posto. Il "re" della corsa, invece, Giorgio Calcaterra, non ha concluso la gara

Lo stop per la pandemia del 2020 fu una ferita aperta. E nel 2021 non si è partiti da Firenze, sede tradizionale di avvio, per giungere a Faenza, attraverso l’Appennino, ma in un circuito di Imola. Francesco Giannecchini, dell’Atletica Virtus Lucca, ha partecipato alla "100 chilometri del Passatore Special edition", una delle corse podistiche più prestigiose d’Italia (considerata anche il campionato del mondo di ultramaratona e campionato italiano assoluto e "Master"), arrivando quattordicesimo. Un grande risultato per Lucca che vede ancora un suo atleta affermarsi a livello nazionale.

Giannecchini da tempo si cimenta in gare sempre più impegnative e, adesso, ha affrontato una delle competizioni più importanti che ha visto la partecipazione di oltre 300 runner.

La partenza era prevista dall’Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola, nel parco dove c’è anche la statua di Senna e lo stadio. Giannecchini ha compiuto il percorso, 20 giri del circuito, in 8 ore e 33 minuti, piazzandosi, appunto, quattordicesimo nella graduatoria assoluta.

Per la prima volta il re della corsa, Giorgio Calcaterra, trionfatore per 12 volte consecutive tra il 2006 e il 2017, non è riuscito a portare a termine la prova. Un test massacrante, non solo per i muscoli, ma, soprattutto, a livello mentale. Il nome deriva dal Passatore, pseudonimo di Stefano Pelloni, un brigante attivo nella Romagna di metà Ottocento. Fu ucciso nel mese di marzo 1851, nei pressi di Russi, in provincia di Ravenna. Il soprannome gli venne dal mestiere di traghettatore (o "passatore") sul fiume Lamone, esercitato dal padre Girolamo.

Massimo Stefanini