FOLLONICA GAVORRANO
3
TAU ALTOPASCIO
1
FOLLONICA: Ombra, Fremura, Dierna, Del Rosso (71’ Lepri), Origlio, Khribech (65’ Mugelli), Lo Russo, Macchi (67’ Battistelli), Barlettani (74’ Giunta), Ampollini, Marcheggiani (79’ Polo). All. Bonura.
TAU ALTOPASCIO: Carcani N., Borgia (90’ Fasciana), Quilici (78’ Innocenti), Meucci, Vannucci, Cortano, Antoni, Pratesi (52’ Carcani T.), Cargiolli (52’ Cesaretti), Brega, Aliboni (65’ Becucci). All. Cristiani.
Arbitro: Mirri di Savona.
Reti: 23’ Marcheggiani, 27’ e 55’ Khribech, 82’ Brega.
Il Tau Altopascio esce con le ossa rotte dal Malservisi-Matteini. Il Follonica Gavorrano vince, 3-1, la prima di campionato, facendo subito la voce grossa contro la formazione di mister Cristiani. Gara mai in discussione, con un primo tempo dove il Tau ha imbarcato acqua un po’ da tutte le parti. Primi venti minuti in totale controllo dei padroni di casa subito alla ricerca del gol. Al 10’ ci prova anche Barlettani con un sinistro preciso dal limite, il suo tiro viene deviato in corner. Al 23’ l’arbitro fischia un calcio di rigore per il fallo di mano di Cortano dentro l’area di rigore. E’ lo spartiacque del match. Dal dischetto si presenta Marcheggiani, che spiazza il portiere e realizza il gol del vantaggio biancorossoblù. I ragazzi di Bonura continuano a macinare gioco e al 27’ arriva il gol del raddoppio. Origlio serve Khribech in profondità: il numero 10 controlla e calcia di destro battendo Carcani.
Il Tau non riesce ad imbastire un’azione degna di nota. La ripresa si apre senza cambi, con il pallino del gioco in mano ai biancorossoblù. Dopo dieci minuti arriva il 3-0: Lorusso mette la palla in mezzo per l’accorrente Khribech che realizza la sua personale doppietta che vale il gol del 3-0. Nel finale di gara il team di Cristiani riesce a rendere meno amara la trasferta maremmana. E’ l’82’ quando l’arbitro concede un calcio di rigore agli ospiti, a causa di un fallo in area di Ampollini su Carcani. Dal dischetto si presenta Brega, che realizza il gol del 3-1. Nel finale Carcani evita guai peggiori.
Andrea Capitani