Ballottaggio Lucca Pardini-Raspini, grande attesa per il primo cittadino

Il secondo turno: si sfidano il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra

Francesco Raspini e Mario Pardini

Francesco Raspini e Mario Pardini

Lucca, 26 giugno 2022 - ​Chi andrà a votare deciderà, come sempre, anche per chi preferirà non esercitare il proprio diritto: tra le 7 di stamani e le 23 di stasera (niente seggi aperti di lunedì) 79.634 lucchesi, suddivisi in 87 sezioni, eleggeranno il nuovo sindaco della città.

Del totale degli aventi diritto, 38.181 sono uomini e 41.453 donne. Nella scorsa tornata elettorale comunale, quella del 2017, gli aventi diritto al voto erano 77.819, dunque quasi 2000 in meno di domani, ma a recarsi nei seggi furono 38.408, pari al 49,36 per cento del totale. I voti validi furono però 37.138, ovvero il 96,69 per cento dei votanti con lo 0,62 per cento di schede bianche e il 2,65 di nulle, oltre a una manciata (16) di voti non assegnati.

Cinque anni fa a trionfare fu Alessandro Tambellini e il centrosinistra che batterono il candidato del centrodestra Remo Santini per 17.453 voti contro 17.092. Stavolta, dopo il primo turno, con 37.148 votanti pari al 46,65 per cento degli aventi diritto, la situazione sembrava più delineata con il candidato del centrosinistra Francesco Raspini che, appoggiato da sei liste, era arrivato al 42,65 per cento con 15.244 voti contro i 12.278 voti di Mario Pardini e del centrodestra, pari al 34,35 per cento.

A rimettere tutto in discussione e creare notevole incertezza, gli apparentamenti effettuati in vista del ballottaggio: a Pardini si sono uniti Fabio Barsanti e le sue tre liste (9,5 per cento e 3382 voti al primo turno) e Elvio Cecchini con il suo 2,96 per cento e 1058 voti, anche se in questo secondo caso una delle due sue liste ha dichiarato di preferire libertà di voto per i suoi elettori. A questi due apparentamenti, va aggiunto il fatto che altri due candidati Andrea Colombini (1497 voti e un 4,19 per cento) e Alberto Veronesi (3,65 per cento e 1305 preferenze) hanno dato indicazioni di voti in favore dello stesso Pardini.

Praticamente, su sette candidati del primo turno, solo Aldo Gottardo non ha dato indicazioni, gli altri cinque si sono schierati con Pardini e per l’interruzione dell’esperienza di governo del Pd e dei suoi alleati. Nel caso di Veronesi, non senza pesanti strascichi, visto che i tre partiti (Italia Viva, Azione, +Europa) che lo appoggiavano e lo avevano proposto, hanno deciso invece di dare indicazioni di voto a Raspini sia pure dopo aver duramente criticato l’amministrazione uscente.