La furia dei vandali contro un simbolo

Sfregiati il monumento ai caduti e, di nuovo, il presepe di Valdottavo. Il sindaco: "Chi è stato chieda scusa"

Il presepe colpito dai vandali

Il presepe colpito dai vandali

Borgo a Mozzano (Lucca), 7 gennaio 2023 - C’erano tutti, “dal sindaco al sacrestano“ , ieri pomeriggio in piazza Tricolore.Tutti presenti alla festa paesana dell’Epifania, di fronte al monumento ai caduti della prima guerra mondiale di Valdottavo violato nella notte dai vandali, che hanno spezzato una mina in bronzo. Di fronte al presepe realizzato dal Comitato paesano, devastato da una furia incomprensibile. Sotto al lampione, sfondato forse con una sassata. "Riunirci tutti qui – dice il sindaco Patrizio Andreuccetti – è la nostra risposta a chi distrugge. Qui c’è l’altra faccia della comunità, che vive il territorio e se ne prende cura". Si sono ritrovati tutti lì ieri, "per dimostrare quanto sappiamo amare la nostra terra, e che nessuno – aggiunge il primo cittadino – può scalfire questo amore".

E’ stato l’ennesimo risveglio amaro per la frazione di Borgo a Mozzano, che da settimane fa i conti con questa escalation di vandalismi . Appena prima di Natale fu “decapitato“ il Bambin Gesù, sempre nel presepe di Valdottavo. Furono presi di mira i locali-cucina del comitato locale,e poi oltri ordinari episodi di inciviltà. Ma l’ultimo assalto, ad un simbolo, ha fatto traboccare il vaso. Parla, senza giri di parole, di "Atto indegno" il sindaco Andreuccetti.

"Ora – prosegue – oltre alla telecamera al parco giochi ne possiamo prevedere una anche lì, ma poi? Ce ne vorrà una cinquanta metri più avanti e così via". "La stupidità – aggiunge nel suo sfogo – va fermata alla base, contrastata con i comportamenti di civiltà. Mi auguro che i colpevoli si trovino, davvero; che se qualcuno ha visto parli (ma non solo su FBacebook come succede anche in altre circostanze, bensì con le forze dell’ordine). Ma mi auguro soprattutto che chi ha compiuto questi atti comprenda quanto ha offeso se stesso, le proprie famiglie, la comunità tutta, i propri nonni o bisnonni che sono andati in guerra e che sono morti per anelare la pace, Gesù medesimo. Mi auguro che dopo averci riflettuto – conclude il primo cittadino – si vergogni e che magari si costituisca, chiedendo scusa".

Mentre la comunità si è riunita per la festa della befana, per tentare di scacciare le ombre, i carabinieri della stazione locale sono al lavoro per identificare chi, in queste notti, sta seminando distruzione in paese. Chi, che sia una persona o un gruppo, che agisca con lucida volontà o in un momento di nebbia, si sta accanendo contro gli spazi comuni. Una pista c’è, grazie alla collaborazione della cittadinanza e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza i militari avrebbero già imboccato la strada per risalire agli autori dell’ultimo assalto. E qui il rischio non è quello di ricevere carbone, per una marachella. Ma una denuncia.

Martina Del Chicca - Marco Nicoli