Vaccini Pfizer per bimbi da 5 a 11 anni, i dubbi dei genitori e le risposte dei medici

Lucca, qui come nel resto d'Italia si dovrebbe partire entro Natale. Il dottor Fortunato dell’Asl: "Non ci sono effetti avversi e la dose somministrata è ridotta a circa un terzo"

Confezioni di vaccini

Confezioni di vaccini

Lucca, 6 novembre 2021 - La chiamata è ormai prossima anche per loro, i bambini da 5 a 11 anni. Si parte con Pfizer entro Natale, anche se da parte di alcuni genitori c’è qualche reticenza, come conferma il dottor Domenico Fortunato, medico pediatra Asl. “Qualche resistenza c’è già – dice – Gli stessi genitori che non hanno avuto dubbi a vaccinare il fratello più grande, anche nella prospettiva di vederli ritornare a una vita normale a scuola, sport e attività varie, con il bambino più piccolo manifestano perplessità. Nella fascia 12-16 in particolare il vaccino anti Covid è stato tranquillamente accettato sia dai ragazzi che dai genitori, ma per i piccoli tra 5-11 anni gli umori sono diversi“. E lei cosa consiglia dottor Fortunato? “Consiglio di fare il vaccino, anche ai più piccoli. Dalle pubblicazioni si evince che non ci sono effetti avversi e, per quanto abbiamo potuto apprendere finora, la dose oltretutto è molto ridotta, a circa un terzo, rispetto a quella fin qui somministrata agli adulti anche se occorre attendere le comunicazioni ufficiali su questo“. Quanti saranno i nuovi destinatari del Pfizer in versione “baby“? “Dobbiamo ancora tirare le stime in modo preciso, ma non credo di sbagliare nel dire che potrebbero essere circa 150 a pediatra, forse qualcosa meno. Considerato che i pediatri nel nostro comprensorio sono una ventina, il numero sarà approssimativamente intorno a duemila“. Quando sarà la data X? “Si prevede intorno alla metà di dicembre“. Sarete coinvolti? “Lo siamo sempre stati e naturalmente anche questa volta sarà così, in affiancamento all’azione degli hub. Anzi, non so se gli hub inizieranno prima di noi, sono tempistiche da mettere a fuoco“. In questo momento ha pazienti positivi al virus? “Ne ho due, senza grandi problemi, gestiscono la malattia tranquillamente a casa. I sintomi sono quasi sempre i più banali: raffreddore, tosse e febbre. E proprio per questo vengono confusi regolarmente con quelli dell’influenza“. A questo proposito, siete partiti con il vaccino antinfluenzale? “In realtà dovevamo essere già partiti, purtroppo non è così perchè non ci sono le dosi. Quest’anno in particolare il vaccino antinfluenzale è un alleato fondamentale perchè segna uno spartiacque importante. Invece ad oggi ci troviamo così, senza la possibilità di poter vaccinare“. Anche per l’antinfluenzale avete liste di attesa? “Appena arriveranno le dosi inizieremo dai fragili, i soggetti con allergie, ad esempio, o altre patologie. Poi procederemo con chi ce lo richiederà. Però il rammarico di tutti noi è proprio questo ritardo delle dosi. Sembra che arriveranno intorno alla metà di novembre, noi ce lo auguriamo“. E’ preoccupato da una nuova impennata del virus? “La stagione non aiuta, i casi in generale sono in aumento anche per la ripresa di tantissime attività e perchè abbiamo un po’ abbassato la guardia“.