Il primario paga la maximulta e resta al lavoro

L’Asl accetta i 5.000 euro dal dottor Trivella al posto dei 45 giorni di sospensione . Intanto la Uil lo difende: "Sanzione eccessiva"

Il primario di oculistica del San Luca, dottor Fausto Trivella, paga per... lavorare

Il primario di oculistica del San Luca, dottor Fausto Trivella, paga per... lavorare

Lucca, 5 gennaio 2020 - Non si placano le polemiche per la sanzione inflitta dall’Asl al primario dell’Oculistica dell’ospedale San Luca, dottor Fausto Trivella, per colpa di un post su facebook in cui il medico si sfogava contro i vertici dell’azienda sanitaria e della Regione Toscana. Dopo che nei giorni scorsi l’Asl aveva ribadito come ”la decisione sia una normale prassi tecnica a tutela dell’immagine aziendale ma soprattutto dei professionisti che vi lavorano e della stessa cittadinanza“, alla fine l’azienda ha accettato il versamento di una multa di oltre 5.000 euro a compensazione della sospensione di 45 giorni. Il dottor Trivella insomma non dovrà restare a casa dal 7 gennaio: potrà invece continuare a lavorare nel suo reparto, come aveva appunto chiesto.

Intanto la Uil lo difende. "La sanzione disciplinare applicata a Fausto Trivella, primario dell’ospedale San Luca per un suo sfogo su Facebook sulle liste d’attesa – afferma la Uil – 45 giorni di sospensione o 5.000 euro di multa, è a nostro avviso eccessiva anche a fronte dell’archiviazione da parte del tribunale, nei confronti di un professionista medico che ha sempre mostrato fedeltà e alto senso del dovere nei suoi oltre 30 anni di lavoro all’interno della sanità pubblica". E’ quanto affermano il segretario provinciale Uil Fpl di Lucca Pietro Casciani, e il responsabile dei medici del sindacato Alessandro Di Vito, che esprimono solidarietà a Trivella.

"Al di là dei contenuti che hanno indotto la commissione disciplinare a infliggere questa pesante sanzione - aggiungono i sindacalisti in una nota -, quello che lascia profonda amarezza è che sia stato fatto a un professionista medico che ha sempre mostrato fedeltà e alto senso del dovere, dopo l’archiviazione del tribunale. E se anche avesse fatto un’esternazione fuori dalle norme, la stessa avrà sicuramente rappresentato la fine di una serie di richieste". I sindacalisti invitano "l’Azienda a rivedere l’eccessiva sanzione inflitta".

"Sappiamo che gli obblighi del dirigente, sanciti da leggi nazionali e ribaditi anche nel nuovo contratto di lavoro e codice disciplinare, sono quelli di diligenza, fedeltà e di contribuire alla gestione della cosa pubblica con impegno e responsabilità, ma anche al perseguimento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi istituzionali nella primaria considerazione delle esigenze dei cittadini utenti. Crediamo quindi che il direttore Trivella non sia venuto meno a questi doveri istituzionali e che in questi anni si sia preoccupato del bene collettivo. La volontà di pagare la sanzione, invece di accettare la sospensione dal lavoro per 45 giorni, a nostro parere, non vuol dire ammettere la colpa, ma piuttosto stare vicino ai pazienti e ai suoi collaboratori". © RIPRODUZIONE RISERVATA