Torrini, il presidente votato da tutti "Mi piace stare nel mezzo e unire"

L’esponente di Lucca 2032, la lista civica del sindaco Mario Pardini, ha ottenuto 30 voti su 30. Non accadeva dal 2012, quando con la medesima maggioranza fu eletto Matteo Garzella

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Il consiglio comunale di Lucca (almeno per una sera) ritrova l’unità: martedì sera con un voto unanime di maggioranza e opposizione (trenta voti su trenta presenti) è stato eletto presidente del consiglio Enrico Torrini, che era tornato a Palazzo Santini dove essersi candidato con Lucca 2032, la lista civica del sindaco Mario Pardini.

Torrini è risultato eletto alla seconda votazione, come detto con il concorso delle stesse opposizioni che hanno preferito unire i propri voti a quelli della maggioranza. Torrini, così, a differenza di quanto avvenne cinque anni fa con Francesco Battistini, ha centrato l’obiettivo di salire sullo scranno più alto del consiglio con il consenso di tutti: non accadeva dal 2012, quando con la medesima maggioranza fu eletto Matteo Garzella.

Un segnale di distensione, almeno temporanea, suffragato anche dall’elezione dei due vice: Silvia Del Chiaro del Pd e Luca Pierotti (Fratelli d’Italia). Alla prima riunione di consiglio, la scorsa settimana, Torrini si era invece fermato a un voto dalla maggioranza qualificata necessaria nelle prime due votazioni, ovvero i due terzi dei consiglieri. Ora, l’attività di Palazzo Santini entra nel vivo, come conferma Torrini, ancora emozionato per l’elezione.

"E’ un ruolo molto impegnativo – conferma – ma che mi piace, mi piace stare nel mezzo e unire le persone, del resto è il mio ruolo anche nella vita professionale di assicuratore".

"Questo consiglio comunale – prosegue Torrini – mi pare di alto livello, nei banchi dell’opposizione siedono numerosi ex assessori che credo non potranno dire no per partito preso, poi ci sono anche tante persone di esperienza. Da parte mia ho tutto da imparare: ho già chiamato Battistini e mi ci incontrerò così come intendo fare con Fabbri per essere operativo".

Poi un accenno a come intende muoversi nel suo nuovo incarico per garantire maggioranza ma anche opposizione.

"Nei cinque anni da consigliere di opposizione – aggiunge – in alcuni momenti sono stato preso dalla rassegnazione per le difficoltà incontrare negli accessi agli atti: credo che il consigliere debba poter accedere ai documenti con facilità anche se è di minoranza e intendo fare in modo che questo avvenga. Ora intendo confrontarmi con le persone che faranno parte della mia squadra per conoscerle e capire come poter lavorare proficuamente insieme. Quanto al mio lavoro professionale, detto che mi si restringeranno i tempi liberi, grazie alle deleghe sono convinto che tutto possa andare per il meglio".

Fabrizio Vincenti