Test per l’università, Pisa ‘lascia‘ Lucca

Le norme anti-Covid impediscono al Polo Fiere di accogliere le matricole. L’ateneo allora decide di andare a Pontedera.

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Non sarà più Lucca, che fino allo scorso anno accademico li ha ospitati con calore ed entusiasmo entro le Mura e nell’attrezzato complesso del PoloFiere. Ma non sarà neanche Pisa, la città sede dell’Ateneo scelto da oltre 4mila aspiranti matricole dei corsi di laurea a numero chiuso per tentare di dar forma e sostanza al loro futuro, affrontando i test di ammissione. Le regole anti-Covid impongono (nel rispetto dell’ordinanza n. 70 del 2 luglio 2020 della Regione Toscana) un distanziamento sociale di almeno 1,8 metri in tutti e quattro i lati tra candidato e candidato. Tagliando fuori il Polo Fiere di Lucca. E costringendo l’Università di Pisa a cercare nuovi spazi per i test d’ingresso alle sue facoltà.

Per la città è un ulteriore danno in termini di presenze dopo la “perdite” di Summer e Comics. Si stima che ai test di ammissione venissero circa un migliaio di studenti al giorno, di cui almeno un terzo costretto dalla distanza a soggiornare uno o più notti fuori (e a volte con famiglia al seguito...).

A sorpresa, ma non troppo, è stata la ‘smart’ Pontedera a saper cogliere al volo la chance di diventare campus, almeno per quattro-cinque giorni. Provinciale, forse, ma "città delle opportunità", già pronta ad allestire due tensostrutture da 12mila metri quadri complessivi che sorgeranno nell’area del mercato settimanale, peraltro l’unico di tutta la provincia rimasto sempre aperto anche nella fase uno del lockdown.

"Quella di Pontedera era l’unica opzione possibile", dice lapidario il rettore dell’ateneo pisano, Paolo Mancarella. Resta da capire, visto che il mercato, con area acconcia, c’è anche a Pisa, se qualche interlocuzione con Palazzo Gambacorti ci sia stata, o se invece i recenti scontri tra sindaco e rettore (per la decisione di proseguire con la didattica a distanza su tutte le lezioni frontali fino al 31 dicembre 2020) abbiano definitivamente compromesso il dialogo istituzionale anche su questo fronte.

Certo è che, Pontedera, con il sindaco Matteo Franconi, non si è fatta sfuggire l’occasione. Qualche mugugno – con i commercianti e in particolare con gli ambulanti del mercato – c’è stato anche là. Ma il Comune ha tirato dritto.

"L’amministrazione comunale – spiega Franconi – ha risposto positivamente all’esigenza che l’Università di Pisa le ha prospettato sulla possibilità di montare una tenso-struttura su una porzione di piazza del mercato per organizzare i test di ammissione per l’accesso ai corsi a numero programmato".

"Il Rettorato – continua il sindaco Franconi – ha scelto Pontedera come unica strada percorribile per consentire lo svolgimento in sicurezza dei test. Siamo convinti che consentire agli studenti e alle loro famiglie di poter svolgere il test nel proprio territorio fosse una priorità assoluta da supportare. Questa comunità sarà stata comunque orgogliosa di aver contribuito a garantire un’opportunità a migliaia di giovani ed attraverso loro, al proprio futuro".

Il tutto in quattro-cinque sessioni: le date indicative dovrebbero essere il primo, il 3, l’8, 16 ed eventualmente anche il 22 settembre. Cinque giorni: una vera manna, di questi tempi, per alberghi, B&B, ristoranti e trattorie. Della Valdera, non di Pisa né di Lucca.

paola zerboni© RIPRODUZIONE RISERVATA