Sunia e il caro affitti “Turismo ed eventi come città universitarie“

Il segretario del sindacato degli inquilini traccia un parallelo fra la nostra città e quelle sedi di ateneo dove è in atto la protesta degli studenti.

Parlare di affitti brevi significa inevitabilmente, nelle città d’arte e sedi universitarie, fare cenno al mercato dei prezzi che spesso fa lievitare i costi. Su questo argomento, con lo sportello aperto lo scorso mese di giugno dal Sunia di Firenze e da Progetto Firenze in collaborazione con la Cgil, stanno emergendo dati e proposte interessanti. Lucca, non per la problematica degli studenti bensì per il patrimonio immobiliare a vocazione turistica, non è immune dalla problematica.

A evidenziarlo è Stefano Cristiano, segretario provinciale del Sunia – Cgil della provincia di Lucca.

"Sì – dichiara il segretario – nella nostra provincia non riscontriamo ciò che si evidenzia nelle città sedi universitarie ma è presente ed è sempre più importante l’abuso del contratto transitorio utilizzato per trascorrere il periodo autunnale e invernale, da liberare in seguito per gli affitti turistici in estate, anche se già in autunno con “Comics & Games” il fenomeno si presenta; siamo così di fronte – prosegue Cristiano – a un fenomeno che toglie gli immobili dalla locazione lunga a chi ne ha bisogno e altera il mercato attraverso i canoni che tendono ad aumentare considerevolmente". Lucca è protagonista di quanto accade al pari di altre città d’arte, in quanto mèta ambita e indiscussa di un turismo che ne ha ormai preso possesso.

"Naturalmente – precisa il segretario del Sunia lucchese – i contratti transitori sono legittimi ma devono osservare quanto disposto dal legislatore; per esempio la transitorietà deve tenere conto, per i comuni al di sopra dei 10mila abitanti, del canone concordato: se non si rispettano i vincoli presenti nella legge, l’inquilino potrebbe impugnare il contratto facendolo diventare un “4 più 4” (sono gli anni di locazione, ndr); inoltre il contratto transitorio ha una durata che varia da un minimo di 30 giorni a un massimo di 18 mesi, a meno che non incorra una nuova motivazione per il rinnovo quale, a titolo di esempio, un lavoratore che ha la certezza di un nuovo contratto di lavoro".

Insomma, le regole esistono ma il mercato le aggira. Cosa fare? Ancora Stefano Cristiano: "Le amministrazioni comunali, anche sul nostro territorio, dovrebbero attuare un lavoro di formazione e informazione con le agenzie immobiliari, così come è importante implementare la vigilanza attraverso la Guardia di finanza e l’Agenzia delle entrate; su tutto però occorre mettere mano a un intervento legislativo: bene, intanto, sta facendo il Sunia Cgil di Firenze con il regolamento comunale". Secondo Cristiano, infine, "è necessario implementare gli accordi territoriali per aderire alla formula del canone concordato, a garanzia sia del locatario che del locatore, quest’ultimo in termini di sgravi fiscali".

Il segretario del Sunia Cgil di Lucca fa un’ultima riflessione: "Non dobbiamo essere ipocriti – dichiara – perché tanti di noi, anche all’estero, utilizzano la formula degli affitti turistici perché conveniente; occorre però dare vita a una regolamentazione, evitando che il mercato turistico alteri i canoni a svantaggio di chi, della casa, ha bisogno". Maurizio Guccione