
I consiglieri e capogruppo di minoranza Vincenzo Alfarano. Daniele Bianucci e Gabriele Olivati riflettono sul da farsi. "A Lucca il centrosinistra ha ampi margini per rilanciare".
A poche ore dalla chiusura dei seggi, non si fa attendere il commento di Vincenzo Alfarano, capogruppo del Pd di Lucca, che apre una riflessione sul referendum ma anche sul prossimo primo cittadino.
“Un quadro oggettivamente sconfortante, almeno a livello nazionale - scrive Alfarano - che dovrebbe far riflettere sugli strumenti da utilizzare per rimettere al centro del dibattito il sacrosanto tema del lavoro e della difesa dei diritti di chi, per campare, non dispone di rendite ma solo delle proprie mani e del proprio cervello“.
“Un dato positivo, almeno a livello locale, mi sembra però evidente: il centrodestra - prosegue - come esplicitamente affermato anche dal Sindaco Pardini, ha scelto di disertare le urne e ha caldamente invitato tutti i propri simpatizzanti a fare lo stesso. Si può quindi sostenere che la stragrande maggioranza di quelli che hanno votato (almeno quelli che hanno scelto il Sì ai referendum sul lavoro) non abbiano simpatie per questa amministrazione. Per questo il numero di voti espressi nel Comune di Lucca, con affluenza circa del 36% e superiore alla media nazionale, è confortante in vista delle elezioni amministrative e conferma il dato già emerso nelle scorse europee nelle quali i partiti di opposizione hanno totalizzato un consenso superiore al 50% dei voti espressi“.
“Per fare un paragone - scrive il capogruppo del Pd - i voti per il Si nel Comune di Lucca sono molto superiori ai voti ottenuti da Pardini al ballottaggio nelle elezioni comunali del 2022. Questo dato ci dice che la base elettorale per un’alternativa all’amministrazione Pardini è pronta. A noi il compito di raccoglierla con proposte credibili che mettano insieme chiunque non si riconosca nell’ attuale classe di governo, e con un candidato le cui doti di dialogo ed equilibrio possano aggregare una coalizione protagonista di un vero cambiamento, rispetto al poco o nulla (feste e festini e opere ereditate escluse) che l’attuale amministrazione ha fatto vedere in questi tre anni. Manca ancora molto - conclude Alfarano - ma lo spazio per lavorare e per essere ottimisti c’è tutto“.
Sull’esito del referendum interviene anche Daniele Bianucci, che vede il bicchiere decisamente mezzo pieno: “Nonostante il risultato finale non sia stato quello che volevamo e speravamo, non tutto è andato perduto. Siamo riusciti a riportare i temi del lavoro e dei diritti al centro del dibattito e dell’attenzione pubblica, e penso che ciò sia molto importante. Oggi paghiamo la profonda disaffezione per ogni cosa che riguarda gli aspetti pubblici e politici. Non sarà facile ricostruire un legame di fiducia, ma non abbiamo alcuna strada alternativa“.
“Solo una classe dirigente che vorrebbe gli italiani sudditi e non cittadini, può gioire di una vittoria elettorale nata dall’astensione - ha infine concluso Gabriele Olivati – capogruppo Lucca Futura nel Consiglio Comunale di Lucca - Nella nostra città, il centrosinistra ha ampi margini per rilanciare: smontare la propaganda dannosa della destra su Geal, rilanciare infrastrutture strategiche come il terminal bus e soprattutto mettere al centro della propria azione i cittadini e le loro esigenze“.
Giulia Prete