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Pardini nella rete dei sindaci civici “Confronto di buone pratiche per amministrare sempre meglio“

Il sindaco ha partecipato all’incontro a Pisa che ha dato vita al movimento che riunisce i primi cittadini dei capoluoghi eletti con liste di centrodestra e che punta a giocare un ruolo alle regionali del 2025.

Pardini nella rete dei sindaci civici “Confronto di buone pratiche per amministrare sempre meglio“

E’ appena nata e già fa molto parlare di sé. Le rete dei sindaci ‘civici’ di centrodestra toscani lanciata venerdì pomeriggio a Pisa è una novità e una scommessa con cui guardare con grande interesse.

Al momento ne fanno parte Mario Pardini e altri sei suoi omologhi: Michele Conti (sindaco di Pisa e primo promotore del progetto), poi Nicoletta Fabio (Siena), Antonfrancesco Vivarelli Colonna (Grosseto), Francesco Persiani (Massa), Alessandro Ghinelli (Arezzo, città che ospiterà il secondo incontro) e Alessandro Tomasi (Arezzo) che, per tutti, è l’indiziato numero uno per la candidatura del centrodestra a presidente della regione nel 2025.

Più di mezza Toscana – se si guardasse solo ai residenti e al pil – che decide di unire le forze per contare di più e, soprattutto, per provare a contribuire alla vittoria del centrodestra alle regionale nel 2025.

“E’ una fase embrionale, questo progetto può sfociare in tante cose“, dice il giorno dopo Pardini che è tornato da Pisa con buone sensazioni; non fosse altro perché – lui sì che è un civico per davvero – da tempo predica la necessità di “fare rete“ tra le amministrazioni vicini (non solo in termini di colore politico) per “condividere buone pratiche amministrative“.

“Questo progetto – va avanti Pardini – non è antagonista nei confronti di nessuno e men che mai dei partiti tradizionali del centrodestra. Certo che venerdì a Pisa c’era tanta gente e tanto entusiasmo, figlio anche della grande curiosità. E’ stato un primo incontro, adesso ne seguiranno altri. Vedremo...“.

L’orrizonte elettorale sembra essere quello del 2025; quindi di tempo ce n’è.

”Intanto abbiamo lanciato questa piattaforma – prosegue ancora Pardini – che dev’essere vista come un momento di confronto e di ‘rete‘ fra città più o meno simili e che sempre di più devono imparare a interagire per poter lavorare sempre meglio per i territori che amministrano. Insomma, è un punto di partenza e io non vedo solo la finalità elettorale. L’importante è aver iniziato a mettere insieme le esperienze civiche che hanno contribuito alle vittorie dei singoli sindaci“.

Insomma, la base di partenza c’è, vedremo che ne sarà. Senz’altro è da condividere lo spirito di Pardini quando parla di ”momento di confronto di buone pratiche”.

Anche perché lo scopo finale – ancora parole del sindaco – “dev’essere quello di riavvicinare le persone alla politica e farle tornare a votare. Sono convinto che l’astensionismo si combatta con le buone politiche e i sindaci, in questo, sono strategici perché vicini ai cittadini e ai loro bisogni”.

Francesco Meucci