Pieve di Compito (Lucca), 1 luglio 2022 - Se lo è trovato di fronte alla porta di casa. Meno di tre metri. Aggressivo e famelico, si è preso il cane di famiglia . Paura la notte scorsa a Pieve di Compito per un lupo che si è intrufolato tra le abitazioni, in via Pieve, località Barbanti, nei pressi della chiesa. C’è paura tra i residenti. Per la cronaca la canina – che risponde al nome di Nora – è stata miracolosamente ritrovata ancora viva in un fosso vicino, con una cospicua ferita alla gola e lacerazioni su varie parti del corpo. Sopravviverà.
L’accaduto lo racconta Enrico Nicolosi , che ha vissuto la vicenda in prima persona: "Erano le 22.45 circa, ho sentito rumori all’esterno. Con mia moglie Teresa ci siamo affacciati, perché accanto a noi abita mia figlia Barbara. Il lupo era lì, vicinissimo a noi , se l’è presa con la nostra Nora , una femmina di una dozzina di anni, alla quale siamo affezionatissimi. Nonostante il cane sia una quindicina di chilogrammi di peso, la belva l’ha trascinata via . Ho urlato, si sono affacciati i vicini siamo partiti con utensili e oggetti vari per fare rumore. Il lupo a quel punto deve aver desistito, abbandonando la povera Nora agonizzante . Non aveva nemmeno la forza di lamentarsi, l’ho notata per caso - aggiunge Nicolosi - perché mi sembrava di avere scorto una sagoma nel buio. Era proprio la nostra canina. Il veterinario la sta curando, sembra che i denti dell’animale aggressore non siano penetrati in organi vitali".
Fin qui il racconto, ma ora la gente vuole provvedimenti: " Le pecore sbranate in più occasioni - chiosa Nicolosi - , i cani, ma qua ci sono famiglie con bambini. Cosa sarebbe successo se avesse trovato un bimbo? Ho parlato con il sindaco di Capannori Menesini, adesso la questione diventa prioritaria perché il rischio è sempre maggiore. Un problema economico per chi si vede dimezzare il gregge che rappresenta una fonte di reddito, ma di fronte alla sicurezza tutto passa in secondo ordine". Molti i precedenti negli ultimi mesi. Sul posto anche i carabinieri.
"Non c’è più tempo da perdere - dichiara il direttore Cia Toscana Nord Alberto Focacci - tutti gli organismi preposti devono agire tempestivamente in modo che si possa arrivare a soluzioni concrete. L’esempio del Veneto che ha autorizzato l’utilizzo delle pallottole non letali, ma che hanno comunque un forte effetto deterrente, resta, a mio avviso, decisamente positivo e da prendere in seria considerazione".
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