Davide Calì è uno scrittore di fumetti e libri per bambini. Fin da piccolo ha sempre amato i fumetti grazie a suo padre, che gli leggeva sempre “Topolino”. All’età di 18 anni disegnò per il ragazzo di una sua amica che faceva videogiochi, poi la passione è diventata un lavoro. Davide era sostenuto dai genitori, nonostante le dovute preoccupazioni verso questa scelta artistica, così dopo il servizio di leva iniziò a lavorare in una casa editrice come assistente.
Più avanti provò anche a scrivere fumetti con lo scopo di venderli in Italia, ma non gli piaceva il modo in cui erano strutturati i fumetti italiani, troppo infantili ed educativi, pensava; così si spostò a vendere in Francia dove riscosse successo. Adesso ha molti agenti in vari Paesi e collaborazioni con diversi Stati che comprano i suoi fumetti e le sue storie. I suoi fumetti e le sue storie a volte sono ironici, altre malinconici. Non ha mai pensato di mollare il suo lavoro, gli era venuto in mente di scrivere canzoni, anche se per lui non sarebbe cambiato niente: avrebbe scritto ugualmente una storia per qualcuno, perché raccontare per lui è come una malattia. Per scrivere la bozza del fumetto gli bastano 30 minuti, invece per scrivere il fumetto definitivo passa quasi un anno. È davvero un’esperienza memorabile e un piacere parlare con lui, anche se in videoconferenza: ci ha insegnato che al mondo c’è posto per tutti, bisogna solo trovare il proprio.