Infermiera aggredita due volte. «Paura al pronto soccorso del San Luca»

Per un episodio, già aperto il processo: minacce, sputi e calci

Pronto soccorso (foto di repertorio)

Pronto soccorso (foto di repertorio)

Lucca, 19 giugno 2018 - Una giovane infermiera in servizio al front office del pronto soccorso dell’ospedale San Luca è stata vittima di due distinte aggressioni a distanza di tempo da parte di due uomini, sempre durante l’orario di lavoro. Adesso è sotto choc e attende che la giustizia faccia il suo corso, ma sottolinea di non sentirsi affatto tranquilla in ospedale dopo questi due episodi.   Per il primo episodio è iniziato ieri il processo in tribunale davanti al giudice Simone Silvestri, mentre per l’altro è in corso una denuncia penale. Si procede per reati che vanno dalle ingiurie alle minacce alle lesioni, tutti aggravati perché commessi nei confronti di un pubblico ufficiale: tale è infatti, secondo la giurisprudenza, l’infermiere del servizio triage del pronto soccorso.   Il fatto approdato ieri in aula era accaduto nel maggio 2016 al San Luca. Quel giorno un quarantenne albanese pretendeva di entrare nell’area medica del pronto soccorso, ma l’accesso gli era stato negato. Voleva prendere la figlia ricoverata in pediatria e in fase di dimissione, per cui gli era stato indicato l’accesso dall’altro lato dell’ospedale. Ma lui, infuriato, pretendeva di accedere subito dal pronto soccorso e non sentiva ragioni. Di fronte all’ennesimo rifiuto da parte dell’infermiera, le si era avventato addosso, insultandola con frasi irripetibili, sputandole in faccia e alla fine colpendola al basso ventre con un calcio per farsi largo. Quindi era riuscito nel suo intento ed era passato. Quando la polizia era intervenuta, cercandolo in pediatria, l’uomo aveva già recuperato la figlia e si era allontanato. Ma erano scattate le indagini, era stato denunciato e rinviato a giudizio.   Il secondo episodio, emerso a margine del processo di ieri, è accaduto dieci giorni fa sempre al pronto soccorso del San Luca, intorno alla mezzanotte. Nel mirino di nuovo la stessa infermiera. Stavolta a scagliarsi contro di lei è stato un lucchese sui 60 anni che la accusava di scorrettezza per aver fatto passare avanti un altro paziente arivato dopo di lui. In realtà si trattava di un caso riqualificato come prioritario, ma il sessantenne non ha sentito ragioni: ha assalito l’infermiera urlando, insultandola e cercando di strapparle la cartella di mano. Una sconcertante colluttazione bloccata da altri infermieri arrivati in suo aiuto, non prima che l’uomo le strappasse la divisa lasciandola praticamente in reggiseno. Da qui la denuncia. Ma al pronto soccorso questi casi non sono purtroppo isolati.