Incendio, in fiamme auto d’epoca

Incendio nel capannone di Saltocchio a fianco degli studi di Moriconi

Il luogo dell'incendio

Il luogo dell'incendio

Lucca, 4 agosto 2019 - Due auto d’epoca in fiamme e una nottata al cardiopalma per i vigili del fuoco. E’ il bilancio dell’incendio scoppiato poco dopo le 23.15 di venerdì sera in via Nazionale a Saltocchio, a pochi passi dall’ex iutificio. Le fiamme hanno tentato di divorarsi uno dei capannoni presenti tra l’outlet Il Manichino e i Moriconi’s studio dell’ex presidente della Lucchese, Arnaldo Moriconi. I vigili del fuoco hanno lottato per quattro ore contro il rogo che, secondo una prima ricostruzione, sembrerebbe scaturito per colpa di una fuga di gas.

Ad andare a fuoco è stata parte della sede della Artenobile Engineering, di proprietà di un imprenditore svedese: il capannone non avrebbe riportato danni strutturali ma la paura è stata tanta. Le lingue di fuoco, infatti, avrebbero iniziato a leccare le pareti della struttura poco dopo le 23, facendo salire una colonna di fumo in cielo. E’ stata quella, insieme al cazzotto del fumo nelle narici, a far scattare l’allarme dei residenti. Dieci minuti dopo l’allarme, alle 23.25 tre squadre dei vigili del fuoco di Lucca erano sul posto. I pompieri sono riusciti a tenere sotto controllo le fiamme, evitando l’evacuazione delle case vicine. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della Volante diretti dal commissario Fabio Scalisi. Ancora provvisorio il bilancio dei danni: parte degli uffici interni al capannone sono andati distrutti ma, soprattutto, a subire l’abbraccio fatale del fuoco sono state tre auto d’epoca, parcheggiate all’interno della struttura. Tra queste, oltre a una Porsche anche una Rolls Royce immatricolata negli anni ‘60: un’auto che, da sola, può raggiungere un valore di oltre 100mila euro.

Al momento , la prima ricostruzione effettuata dai vigili del fuoco, avrebbe escluso l’origine dolosa dell’incendio anche se le indagini, vista l’area industriale popolata di attività imprenditoriali, restano aperte. L’innesco potrebbe esser stato originato da una fuga di gas, gli scarti di lavorazione che le fiamme hanno trovato sul loro percorso, poi hanno fatto il resto. I capannoni vicini a quello vittima del rogo invece non avrebbero subito danni. Ieri pomeriggio si è conclusa l’attività di bonifica dei vigili del fuoco.