Il marketing e l’"innovazione distruttiva"

In un libro edito da Mondadori, Federico Lazzerini insegna a imprenditori o aspiranti tali quali strategie seguire nella comunicazione

"L’informazione grazie agli smartphone è evaporata, si è diffusa ovunque, sempre, per chiunque. Ogni persona è un’emittente, può diventare virale, stravolgere gli equilibri, urlare al mondo la sua diversità. Siamo tutti personal brand, alcuni ne sono consapevoli, altri stanno perdendo l’occasione di vivere una vita prosperosa". Inizia con queste parole, da scenario apocalittico, il nuovo libro di Federico Lazzerini dal titolo "Disruption Marketing" edito da Mondadori, disponibile in tutte le librerie d’Italia e nei principali megastore da martedì prossimo.

L’esperto di marketing di Forte dei Marmi è infatti il volto nuovo del business italiano, affiancato a quello di Marco Montemagno e Salvatore Aranzulla nella collana web di Mondadori. Il versiliese è già stato incoronato da Forbes tra i 30 under 30 che cambieranno l’economia (e proprio lo scorso mese è arrivato l’alto patronato del parlamento Europeo con la sua Colors For Peace, dove è nel consiglio di amministrazione ed è a capo del Marketing e dei rapporti Internazionali della charity organizations di Forte dei Marmi).

Il tema del libro è la ’disruption’, nella teoria imprenditoriale, un’innovazione distruttiva è un’innovazione che crea un nuovo mercato, cambiando le regole del gioco. Lazzerini nonostante il titolo che spaventa, ha creato un libro pratico, per tutti, anche per chi non ha nessuna competenza. Lazzerini si prefigge uno scopo e si dà una deadline: insegnare ad Imprenditori o aspiranti tali come utilizzare marketing, comunicazione e innovazione nel nuovo mondo. "Quando finirà la pandemia il mondo sarà ancora più cambiato – evidenzia Lazzerini – e i consumatori vorranno un approccio completamente diverso, canali diversi, e noi dobbiamo lavorare oggi per essere pronti, non possiamo continuare a stare qui a lavorare in remoto, tante volte mi sembra un modo per nascondersi ad aspettare che finisca la crisi. Ma se riusciamo ad accelerare tutte le idee che avevamo, questo periodo si trasformerà in una opportunità. È un momento fondamentale per l’economia, per creare nuove aziende e includere digitale e innovazione".